Fondazione Brunello di Montalcino: manca ancora un consigliere

È trascorso un mese da quando il Consorzio del Vino Brunello di Montalcino nominava i propri consiglieri (5 sui 7 totali) - Patrizio Cencioni, Fabrizio Bindocci, Andrea Machetti, Remo Grassi ed Emanuele Bartolommei - che andranno a formare il direttivo della “Fondazione Territoriale Brunello di Montalcino”, costituita con atto notarile nel maggio 2016 e creata con l’obiettivo di finanziare progetti di sviluppo territoriale e retta, in questi mesi di passaggio, da un comitato di pilotaggio - guidato dall’ex presidente del Consorzio, Fabrizio Bindocci, l’ex vicepresidente e promotore del progetto Bernardo Losappio e dal sindaco di Montalcino, Silvio Franceschelli - con il compito di redigere lo statuto della Fondazione e guidarla.
A distanza di 35 giorni dalla nomina del Consorzio, resta ancora vacante un seggio: quello che, da statuto, deve essere assegnato dal sindaco di Montalcino, Silvio Franceschelli (egli stesso membro del cda e nel board, in veste istituzionale e senza alcun ruolo politico) e che deve essere assegnato ad una persona, espressione delle attività produttive del territorio.
Ad oggi, da parte dell’Amministrazione Comunale, l’unico passo che è stato fatto verso la Fondazione è quello di aver accettato formalmente la partecipazione nella stessa, con delibera di Consiglio n. 61 del 23 settembre 2016.
Tutto ancora in alto mare, dunque, per la Fondazione - nata con lo scopo di finanziare progetti di sviluppo per Montalcino ed il suo territorio, reperendo le risorse da destinare alla causa attraverso il contributo volontario dei produttori, quantificabile in 1-2 centesimi a bottiglia, o meglio a “fascetta”, che, secondo le prime stime, consentirebbe di ottenere un budget iniziale di 150-200.000 euro all’anno - con uno statuto senza dubbio da rivedere e la nomina ancora da fare. Una cosa è certa, sono tanti i cittadini che si interrogano su quando partiranno i lavori - stimati intorno all’inizio del 2017 - e su quando, soprattutto, sarà possibile usufruire dei benefici che i progetti finanziati dalla Fondazione potrebbero portare al territorio.