Vero e proprio boom di funghi, e in particolare di porcini, nei boschi di Montalcino e, in questi giorni, sono in molti ad affollare i pendii della collina alla ricerca dei prelibati frutti del sottobosco.
Anche se passeggiare nel bosco per raccogliere i funghi è una attività piacevole e rilassante, che si trasforma, poi, in una altrettanto piacevole attività quando il “raccolto” si tramuta in splendide ricette da gustare a tavola, è necessario tenere alta l’attenzione se non si è esperti nel riconoscere i funghi commestibili da quelli velenosi. Ma non solo. Ci sono delle regole da seguire per la raccolta dei funghi.
È necessaria l’Autorizzazione rilasciata dalla Regione Toscana, valida su tutto il territorio regionale, per la ricerca all’interno dei parchi, nazionali o regionali, occorre prendere visione dei rispettivi regolamenti che possono prevedere ulteriori autorizzazioni e modalità di raccolta diverse da quelle fissate dalla legge regionale. Per i residenti in Toscana: coloro che vogliono raccogliere i funghi epigei spontanei nel solo territorio del Comune di residenza non sono tenuti a munirsi di alcuna autorizzazione; coloro che vogliono raccogliere i funghi epigei spontanei al di fuori del Comune di residenza sono tenuti invece ad effettuare un versamento sul conto corrente postale n. 6750946 intestato a Regione Toscana, un bonifico tramite codice IBAN (IT87 P076 0102 8000 0000 6750 946), oppure un versamento tramite IRIS, la piattaforma della Regione Toscana per i pagamenti su servizi toscana. La ricevuta deve riportare la causale “Raccolta funghi” e le generalità del raccoglitore e va conservata e portata con sé al momento della raccolta, insieme a un documento di riconoscimento. Per ottenere l’autorizzazione devono essere versati i seguenti importi: euro 13,00 per l’autorizzazione personale semestrale, euro 25,00 per l’autorizzazione personale annuale. Nel caso di residenza in territori classificati montani tali importi sono ridotti del 50%. Di analoga riduzione beneficiano i soggetti di età compresa fra i 14 ed i 18 anni che abbiano frequentato un corso di informazione ed educazione organizzato dalla Amministrazione provinciale o dalle Comunità montane ed abbiano ottenuto il relativo attestato di frequenza. Il limite di raccolta giornaliero è di 3 Kg di funghi a testa. I residenti nei territori classificati montani possono raccogliere, nel territorio del proprio comune di residenza, fino a un massimo di 10 kg per persona.
È vietata la raccolta di porcini con dimensione del cappello inferiore a 4 centimetri. Non devono assolutamente essere usati strumenti (tipo rastrelli e altri attrezzi) che danneggiano il suolo, il micelio e l’apparato radicale della vegetazione. I funghi devono essere riposti in contenitori rigidi aerati, i classici cestini, per diffondere le spore e conservare in buono stato quanto raccolto. È vietato assolutamente l’uso di buste e sacchetti di plastica. Nel 2015 l’Ispettorato Micologico ha effettuato 128 consulenze determinando circa 260 specie fungine. Il servizio collabora anche con il Pronto Soccorso nei casi di intossicazione da funghi per individuare la specie e la potenziale pericolosità.
dati a cura di 3BMeteo
8 febbraio 2025 08:00