I quattro lavori dal titolo “Architetture ritrovate”, che Cristoforo Bono presenterà negli spazi di Ocra venerdì 30 settembre alle ore 19, rappresentano, in un’occasione di concorso per il Piano regolatore di Milano nel 1946, un’idea della città, della sua forma e delle possibili modalità di intervento dopo il diradamento causato dai bombardamenti, prima dell’opera di ricostruzione. Non sono una espressione diretta di uno stile di architettura o di una sua poetica, ma indicano un “campo aperto”, una gamma di diverse possibilità; rappresentano il “grado zero” dell’architettura in un momento cruciale della storia, ed anche della storia dell’architettura italiana, in un luogo cruciale e decisivo nello sviluppo del Paese. I disegni esprimono, visti con gli occhi di oggi, l’idea di una città rinnovata e uniforme, che non verrà mai realizzata, e lasciano trasparire i segni anticipatori di una storia successiva, che nella fabbricazione incontrollata e tumultuosa ritrova, in alcuni punti, quella tensione ideale tradotta nei significati di sempre dell’architettura. In senso generale i disegni si collocano all’intersezione di un tempo e di un luogo in cui il razionalismo architettonico finisce come manifesto e proposta, e una teoria urbana (“architettura della città”) deve ancora formarsi. Dell’una e dell’altra cosa i disegni ne lasciano trasparire gli esiti e le premesse: con le forme evocate e con le dimensioni suggerite, a fronte dei monumenti centrali della città rimasti indenni dai bombardamenti circostanti.
La storia che, in trasparenza, si legge nei disegni può essere identificata e ritrovata in alcuni fatti urbani che nella Milano di quegli anni e dei successivi si sono prodotti, e che costituiscono i primi significati architettonici concreti verso il superamento di un razionalismo ormai svilito, o trasformato nello stereotipo del potere e della speculazione. Fatti urbani che, a loro volta, hanno recepito la lezione del razionalismo nella sua tradizione migliore, che è in parte contenuta nelle tavole ritrovate: il dettato civile, la dimensione e il contesto, il rapporto con la città storica quali elementi fondanti dell’architettura.
Durante la conversazione verranno illustrati anche altri progetti, tra i quali anche uno nel Comune di Buonconvento.
dati a cura di 3BMeteo
8 febbraio 2025 08:00