Va a Chaimaa Fatihi il Premio Casato Prime Donne 2016, il riconoscimento consegnato ogni anno a un personaggio simbolo del mondo femminile: donne che si sono particolarmente distinte per coraggio, eticità di comportamenti e costituiscono un modello per tutte le altre.
Chaimaa Fatihi, 23 anni, studentessa di legge a Modena e delegata dei Giovani Musulmani d’Italia al Forum Nazionale Giovani, all’indomani della strage al Bataclan ha dato voce ai fedeli del Corano che hanno orrore della violenza con una lettera aperta ai terroristi ripresa nella prima pagina di “Repubblica” “Maledetti terroristi” ha scritto “La mia fede è l’Islam, una religione che predica la pace… Da musulmana vi rinnego, vi combatto con la parola, l’informazione, con la voce di chi vive quotidianamente la propria fede, dando esempio dei suoi insegnamenti”.
La giuria del Premio Casato Prime Donne, per la prima volta presieduta da Donatella Cinelli Colombini, sceglie quindi come simbolo dell’universo femminile una giovane araba di fede islamica che si oppone all’Isis.
“In questa giovane donna che ha affrontato gli integralisti con il velo indosso e a mani nude, la Giuria del Premio Casato Prime Donne - composta anche da Rosy Bindi, Anselma Dell’Olio, Anna Pesenti, Stefania Rossini, Anna Scafuri e Daniela Viglione - ha visto un esempio di coraggio e di una nuova femminilità capace di muovere le coscienze”.
I premi della sezione giornalistica, destinati a chi divulga il territorio di Montalcino e il Brunello, sono andati invece a Giuseppe Casciaro per l’articolo “Dall’albergo vicino a Montalcino un panorama suggestivo. Castello di Velona” pubblicato ne “La Repubblica”, Bruno Gambacorta per il servizio televisivo intitolato “50 anni della DOC” trasmesso in TG2 Eat Parade e Filippa Lagerback per il programma TV “In bici con Filippa: Montalcino” trasmesso in “Bike Channel”.
La cerimonia di premiazione è per domenica 18 settembre a Montalcino e proseguirà al Casato Prime Donne.
dati a cura di 3BMeteo
14 dicembre 2024 19:30