I ragazzi di Montalcino a teatro contro il bullismo

Sono 18 i ragazzi di Montalcino che dicono “no al bullismo” attraverso una rappresentazione teatrale ideata e proposta da Lions Club Montalcino “La Fortezza” e messo in scena e da Sabrina Civitelli. “Animali si nasce, bestie si diventa” è il titolo dello spettacolo (liberamente ispirato dal celebre romanzo “La fattoria degli animali” di Orwell) che andrà in scena il 10 giugno (ore 21, AstrusiOff) e che, attraverso giovani, partecipi ed entusiasti attori, vuol sensibilizzare sul tema del disorientamento giovanile. Il progetto, portato avanti da 3 socie del Club, Renata Padelletti, Lorenza Granai e Lina Currao, ha permesso ai ragazzi di di 2° e 3° della scuola secondaria di primo grado di Montalcino, di fare delle riflessioni sul fenomeno del bullismo e “li ha visti impegnati e divertiti, calati nei vari ruoli, con grande capacità interpretativa, riuscendo a caratterizzare al meglio i vari personaggi e animali, ma soprattutto portando a conclusione un lavoro che li ha coinvolti emotivamente toccandoli molto da vicino, suscitando una comprensione costruttiva del fenomeno”, commenta Renata Padelletti alla MontalcinoNews.
“Ogni anno la nostra Associazione - continua - propone un tema di attualità e di interesse generale. Quest’anno poiché il tema proposto riguarda il disorientamento giovanile, abbiamo focalizzato la nostra attenzione sul problema del bullismo. Il bullismo suscita l’interesse di molti sia a livello nazionale che a livello ed europeo, in quanto può arrecare un danno serio al benessere psicofisico del ragazzo. Si manifesta prevalentemente a scuola, luogo in cui i ragazzi trascorrono gran parte del loro tempo e il ruolo degli insegnanti è quello di aiutare gli alunni a gestire i conflitti, e a non usare la violenza. L’argomento può essere affrontato usando vari mezzi e la nostra esperienza ci ha portato a ritenere che il teatro sia uno strumento educativo efficace, soprattutto in età preadolescenziale e adolescenziale e per prevenire la cultura del rispetto. È importante, quindi - conclude - che si creino sinergie mettendo così in atto un intervento condivisa e coerente per individuare e intraprendere una strategia che ponga fine alle prevaricazioni”.