Dopo anni di studi e di ricerca di finanziamenti per la realizzazione di un “nuovo” Corteo Storico che celebrasse il passato di Montalcino e facesse da raffinata cornice alla gara di Tiro con l’Arco di Sagra del Tordo e Apertura delle Cacce tra i Quartieri Borghetto, Pianello, Ruga e Travaglio, il Comune di Montalcino è pronto a presentare i bozzetti dei figuranti che andranno a rappresentare la città di Montalcino.
Sabato 7 maggio 2016, nella sala consiliare dell’antico Palazzo Comunale di Montalcino (ore 17), il maestro Pier Luigi Olla, scultore e grande conoscitore della storia dell’arte senese, autore dei bozzetti per le monture del Palio di Siena e anche di diversi costumi di Montalcino, sarà nella culla del Brunello per presentare i bozzetti di quelle che saranno le nuove comparse che rappresentano il Comune. Si tratta di 100 figuranti per la realizzazione dei quali l’Amministrazione ha già inserito a bilancio previsionale 100.000 euro, e, per un importo pari a 40.000 euro sono già stati individuati degli sponsor che vorrebbero contribuire alla realizzazione di queste nuove monture. Per quanto riguarda i tempi di realizzazione e, quindi, di debutto dei nuovi costumi, si auspica di poter far sfilare il nuovo Corteo in occasione della freccia d’oro di ottobre 2017, per la Sagra del Tordo n.60.
Focus - Il Corteo oggi
Quello di Montalcino è un corteo composto da circa centocinquanta figuranti con costumi che si ispirano a quelli di fine Trecento inizio Quattrocento, studiati fin nei minimi particolari e disegnati da costumisti di gran rilievo. Il corteo prende spunto da quella che poteva essere la vita medievale di una città come Montalcino ma non ha fondamenta storiche nella realtà che la città ha vissuto a cavallo tra Trecento e Quattrocento. Montalcino, infatti, non è mai stata un feudo, la fortezza non era il castello del feudatario ma una fortificazione militare, e nella sua storia è passata da libero comune a città strategica ed estremamente importante della Repubblica di Siena. Il corteo che, comunque si riallaccia, anche, a degli studi fatti sulle feste quattrocentesche di Montalcino, e la gara di tiro con l’arco tra i quartieri, stanno a raffigurare proprio le battute di caccia medievali, i tornei tra i nobili e le offerte ai Signori della città della selvaggina appena cacciata. Scendendo nel particolare, il corteo si snoda in una miriade di figure diverse, in apertura sfilano i Mazzieri seguiti da Tamburi e Chiarine, che ritmano tutti i tempi della Festa, e dai Suonatori di Corni che erano coloro che accompagnavano la cacciata. È il momento poi del Gonfaloniere, custode della bandiera della città, e la sua Scorta. Lo stendardo reca, in campo bianco, gli stemmi dei quattro Quartieri e gli archi intrecciati che fanno corona al leccio verde, simbolo della città di Montalcino. Ora è la volta del Magistrato, il funzionario investito del ruolo di giudice, ed è colui che sarà chiamato a giudicare il corretto funzionamento della gara. È la volta, poi, del Rappresentante dei Senesi, il vessillifero dello Stato è presente nel corteo per il rapporto che, nell’arco dei secoli, è sempre intercorso tra Siena e Montalcino. Arriva ora il Banditore. Era la figura che leggeva ad alta voce per la via, le disposizioni delle autorità. Nel Medioevo, diffondeva le notizie in modo capillare e molto veloce e assumeva un ruolo indispensabile, data la mancanza di qualunque mezzo di informazione. È ora la volta del Capitano di Campo, colui che dirige e controlla tutta la gara tra gli arcieri, e dei suoi Aiutanti. Si passa poi alle figure armate: si inizia con il Sergente che, nel medioevo, era il coordinatore del gruppo delle squadre armate, accompagnato dalle sue truppe suddivise tra Alabardieri, Balestrieri, Battitori, Tenditori e Arcieri. Ecco che, poi, arrivano i Signori di Fortezza con i paggetti e gli uomini della Scorte. Uno dei divertimenti del feudatario era la caccia che, oltre a rappresentare un buon rifornimento di selvaggina, aveva la funzione di vero e proprio allenamento con le armi. Come armi si usavano fionde di pelle, reti, balestre, archi e frecce. I Signori sono seguiti da alcune Damigelle, fanciulle nobili al servizio della Castellana e Dame e Cavalieri che rappresentano le famiglie nobili alla corte dei Signori. A questo punto fanno la loro comparsa i Castelli, i vessilliferi di tutte le fortificazioni che sorgevano nel territorio di Montalcino: tra i quali Camigliano, Poggio alle Mura. È poi la volta delle comparse dei Quartieri, composte da Tamburino, Dama e Cavaliere, tre Paggetti, Alfiere, due Paggi, il Capitano con i suoi due Arcieri, che rappresentano le famiglie di spicco del Quartiere. Il corteo, che va a concludersi con altri uomini in arme, è coordinato dal Maestro di Corteo e i suoi Cerimonieri.