Cittadini e dirigenze dei Quartieri tornano a dibattere sul trasferimento della Gara di Tiro con l’Arco, momento clou di Sagra del Tordo e Apertura delle Cacce, manifestazioni per eccellenza del territorio, all’interno delle mura della Fortezza trecentesca di Montalcino. Dopo la pubblicazione, attraverso le pagine della MontalcinoNews, delle lettere di risposta di Borghetto e Ruga, ad una petizione online per promuovere una prova di gara sperimentale all’interno delle mura della Fortezza, partita da due privati cittadini e quartieranti (entrambi ex presidenti rispettivamente di Quartiere Pianello e Travaglio), Alessandro Faneschi e Massimo Vegni, questi ultimi hanno deciso di utilizzare nuovamente le pagine del nostro giornale per rispondere a tutti coloro che, in questi giorni, sono intervenuti in merito a questa spinosa diatriba che coinvolge Quartieri e Quaritieranti.
Di seguito riportiamo integralmente la lettera che ci è appena pervenuta.
“Innanzitutto vogliamo ringraziare tutti coloro che hanno aderito, compreso o criticato la nostra petizione.
Nel contempo vogliamo, se non altro per educazione, rispondere ad alcune critiche o lettere a noi indirizzate.
La petizione altro non è che una istanza con cui una o più persone chiedono l’accoglimento da parte degli organi preposti (in questo caso i Quartieri).
Pertanto, per chiarire la nostra iniziativa vorremmo rispondere senza polemica, ma con la dovuta franchezza a lettere o critiche.
A nostro modestissimo parere i Quartieri sulla riorganizzazione complessiva della festa si sono espressi collegialmente nel 2006 coinvolgendo direttamente l’Amministrazione Comunale che ha portato al raggiungimento parziale del primo punto riguardante la gastronomia.
Ora, si possono condividere o meno quelle decisioni, si possono all’interno di ogni singolo quartiere modificarle, ma una decisione presa a maggioranza a norma del disciplinare della Festa va rispettata, almeno fino a quando un’altra votazione con una maggioranza analoga non la cambia.
Questo per noi è rispettare le assemblee, i loro popoli, i regolamenti e i disciplinari.
Vorremmo poi ribadire quello che era il nostro primo e unico obiettivo, come chiaramente specificato nella petizione “vuole essere solo un modo per riportare la nostra festa al centro del dibattito cittadino”, teniamo a sottolineare cittadino
Riguardo i contenuti delle lettere inviate da Borghetto e Ruga “si precisa che indipendentemente dall’esito della petizione , eventuali future decisioni riguardanti la Festa …. dovranno essere prese nelle sedi opportune”. e “i Quartieri di Montalcino sono i protagonisti delle decisioni in merito ai cambiamenti delle feste identitarie come stabilito dal Disciplinare delle feste”; ci sembra che nella enunciazione sia compresa la risposta.
Chiunque abbia letto almeno una volta il disciplinare delle Feste lo sa, quindi il problema a nostro parere non si pone nè si è mai posto.
Ma soprattutto prendiamo atto che le decisioni del 2006 di un Quartiere erano “IRREVOCABILI”, e le decisioni dell’altro? Verrebbe da domandarsi quale delle due è irrevocabile. Non essendo mutata ALCUNA condizione tra quelle che nel 2006 fecero esprimere una votazione diversa da quella del 2015 (a distanza di circa 10 anni). Se si rimette in dubbio quello che si era deciso prima collegialmente e non si mette mai un punto di arrivo, si va poco lontano, e la fase di stallo è sempre molto facile da raggiungere quando le parti sono in numero esiguo e per giunta pari e la nostra festa deperisce e si intristisce ancora di più.
L’affermazione con cui la Ruga ribadisce la assoluta inutilità della prova, ci lascia perplessi; infatti non vediamo quale possa essere una soluzione migliore di una prova comunque effettuata anche senza validità, volta solo a verificare come potrebbe essere la gara realizzata con le modalità che la potrebbero rendere possibile.
Non capiamo come una prova non possa aiutare a dirimere una situazione che da anni divide i Quartieri e all’interno dei Quartieri i Quartieranti.
Chi può avere paura di una prova quando questa può solo chiarire le idee e magari chi è favorevole si accorge che è una stupidaggine o viceversa?
Ringraziamo quindi la MontalcioNews per l’ospitalità e speriamo di avere chiarito quanto evidentemente non eravamo stati capaci di esprimere nella petizione, che chiede soltanto di dare seguito, in un modo o nell’altro, a quanto deciso a maggioranza dai quartieri nel 2006 e cioè:
estratto dalla lettera dell’allora Assessore delegato alla Festa indirizzata ai Quartieri in data 26 novembre 2007 protocollo 13721
“in riferimento al progetto complessivo di riorganizzazione della Sagra del Tordo, e particolarmente per quanto riguarda la nuova collocazione della gara di tiro con l’arco all’interno della fortezza già discusso e approvato a maggioranza da diverso tempo, si invitano i medesimi a fornirci, in tempi rapidi, dei nominativi tecnico-professionali per redigere il progetto definitivo”.
Per rispetto della assemblee, uniche sovrane rappresentanti della volontà dei Quartieri, a nostro sommesso parere, semplici privati cittadini, sarebbe giusto ripartire da qui.
CORDIALMENTE
Alessandro Faneschi
Massimo Vegni”
Ricordo molto bene quando alcuni anni fa ci fu un periodo in cui discutevamo spesso di questa miglioria da apportare al nostro tiro con l’arco. Poi è diventato tutto silenzio e ritengo invece che l’argomento può ancora essere affrontato per portare un cambiamento alla nostra festa per la quale non è stato fatto più niente