Se è vero che le amministrazioni dei Comuni di Montalcino e San Giovanni d’Asso hanno intrapreso un percorso che potrebbe portare, tra un anno esatto, alla fusione dei due territori, la decisione ultima spetta ai cittadini. “Non sarebbe eticamente corretto - spiega il sindaco di Montalcino, Silvio Franceschelli - non esaminare e tenere all’oscuro i cittadini dell’ipotesi propostaci in un quadro di forte riorganizzazione del sistema istituzionale, rispetto al quale l’attesa senza assumere iniziative potrebbe essere deleteria per i nostri territori, già marginali rispetto alle dinamiche che stanno sempre di più accentrando il sistema di gestione dei servizi. Il consiglio comunale - nell’ultima seduta del 28 dicembre 2015- ha esaminato la questione ed unitamente la maggioranza e opposizione hanno dato mandato al Sindaco ed ai due gruppi consiliari di esaminare la fattibilità, nel rispetto di vincoli imprescindibili che garantiscano e tutelino le peculiarità di entrambi i territori come precisati in delibera: - ogni e diverso assetto da quello amministrativo attuale non potrà prescindere dal mantenimento del nome esclusivo Comune di Montalcino; - la garanzia del Municipio di San Giovanni d’Asso come sistema di prossimità nell’erogazione dei servizi; - tutela dell’attuale zona di produzione vinicola del Brunello di Montalcino e delle altre produzioni tutelate dal Consorzio del Vino Brunello di Montalcino; - tutela delle aree di raccolta e valorizzazione del Tartufo Bianco delle Crete Senesi che deve mantenere le sue attuali prerogative insieme alla tutela e ulteriore valorizzazione di S. Giovanni d’Asso come centro principale di valorizzazione dell’economia del tartufo. A noi corre l’obbligo di vagliare ogni ipotesi, determinandone i pro ed i contro, informare i cittadini in appositi pubblici consessi e mai agiremo senza il consenso di coloro che realmente vivono il territorio”. Analizzando nel dettaglio l’iter burocratico vediamo che i tempi sono serratissimi e, per questo, in entrambi gli Enti, si è avviato un percorso istituzionale finalizzato alla verifica tecnico-amministrativa degli effetti, in termini di possibilità, benefici e problematiche, legati alla fusione, verifica che si dovrà concludere entro il 28 febbraio, quando le amministrazioni andranno in Regione per conoscere il parere di Presidente e Giunta. Il 30 giugno, sarà, poi, il termine ultimo in cui gli amministratori dovranno comunicare alla Regione la volontà di fondersi o meno, da qui la palla passerà al Presidente della Regione che dovrà, prima del 1° agosto, emanare un decreto che avvii le procedure che porteranno i cittadini alle urne che, attraverso un referendum (tra la fine di settembre e gli inizi di ottobre) si esprimeranno sulla proposta di fusione. Se la cittadinanza voterà a favore dell’unione, il Presidente della Regione Toscana, attraverso apposita legge, istituirà il costituendo Comune di Montalcino, allargato al territorio di S. Giovanni d’Asso che sarà qualificato come Municipio. Così si arriverà allo scioglimento dei consigli comunali (entro il 31 dicembre) e all’insediamento, dal 1° gennaio 2017, di un Commissario Prefettizio che avrà il compito di traghettare alle elezioni, che si terranno nei termini di legge tra il 10 aprile e il 10 giugno, il “Comune di Montalcino allargato al territorio di San Giovanni d’Asso”.
dati a cura di 3BMeteo
15 marzo 2025 20:15