“Prima della sua rinascita, negli anni ’70, il Brunello di Montalcino era vinificato e commercializzato da un piccolo numero di aziende, su tutte la famiglia Biondi Santi - nostra Associata - che lo produce dal lontano 1865. Il modello enologico tradizionale imponeva, allora, vini piuttosto rudi in gioventù, con tannicità e acidità elevate, che necessitavano d’un lungo affinamento per esprimere la loro componente fruttata e matura. Anche grazie al contributo di nuovi operatori, negli ultimi quarant’anni a Montalcino ha avuto luogo un progressivo perfezionamento tecnico, viticolo ed enologico, determinante per la piena affermazione di questo terroir. Il Brunello di Montalcino rappresenta, oggi, un vertice della vitivinicoltura italiana: nella prima delle nostre “degustazioni d’eccellenza” assaggeremo insieme alcune delle sue espressioni più emozionanti”.
Così Andrea Bonini, direttore del Seminario Permanente Luigi Veronelli, ha introdotto la seconda edizione di “Veronelli da Vittorio, degustazioni d’eccellenza”, la collezione d’incontri gastronomici nata dal talento della famiglia Cerea, ai vertici della ristorazione mondiale con il tristellato Da Vittorio, e dall’esperienza del Seminario Veronelli, associazione per la cultura del vino e degli alimenti.
Nella storica sede del ristorante a Brusaporto, la collana di cinque appuntamenti si apre giovedì 21 gennaio alle ore 19.45 con “Brunello di Montalcino, il vino oltre il mito” e proseguirà con “Bianchi d’autore dal Tirreno allo Jonio” (giovedì 18 febbraio), “Il tempo ritrovato: verticale d’emozione” (giovedì 17 marzo), “I tesori nascosti del vino italiano” (giovedì 21 aprile) e si conclude, giovedì 19 maggio, con “Dulcis in fundo: dialogo tra i grandi vini dolci d’Italia e la pasticceria di Chicco Cerea”.
come già accennato il protagonista del primo non poteva non essere il Brunello di Montalcino: vino tra i più conosciuti e apprezzati al mondo, in grado di raggiungere livelli qualitativi di assoluta eccellenza, come testimonia l’edizione 2016 della Guida Oro I Vini di Veronelli. Quest’anno, infatti, la pubblicazione del Seminario Veronelli ha “laureato” con le ambite Super Tre Stelle - riservate ai vini che abbiano ottenuto un giudizio uguale o superiore a 94/100 - ben 30 rappresentanti della celebre denominazione.
A rendere ancora più piacevole la degustazione guidata dai docenti del Seminario Veronelli saranno le creazioni di due fuoriclasse della cucina italiana: Chicco e Bobo Cerea del ristorante Da Vittorio. Giovedì 21 gennaio, infatti, due proposte d’alta cucina inaugureranno la nuova collana d’incontri: Pa e strinù - irresistibile, nobile versione della ruspante preparazione lombarda a base di pane e salamelle grigliate - e, a conclusione della degustazione analitica, Zuppa di patate con coda di vitello. Quest’ultimo piatto, in particolare, avrà il compito d’esaltare nel gioco degli abbinamenti i tratti più nascosti dei vini serviti.
“Gino Veronelli ci ha insegnato la pazienza di attendere la maturazione delle bottiglie migliori, la curiosità di assaporare ogni calice scoprendone i segreti, la cura con cui scegliere il vino più adatto ad ogni portata. Attenzioni che abbiamo ogni giorno, certi che per i nostri ospiti il vino sia molto più d’un semplice completamento dell’esperienza culinaria. È piuttosto una “chiave di volta” capace di rendere ancora più prezioso un pranzo, un co-protagonista indispensabile per una cena memorabile. Perché il fascino d’un grande vino attraversa gli occhi, l’olfatto e il palato: esattamente ciò che desideriamo ottenere con ogni proposta della nostra cucina”. - ha commentato Chicco Cerea, chef del ristorante Da Vittorio.
In continuità con la precedente edizione, il livello qualitativo delle etichette presentate giovedì 21 gennaio sarà di assoluta eccellenza. Tra i vini proposti il Brunello di Montalcino 2010 di Biondi Santi - Tenuta Greppo (azienda che, un secolo e mezzo fa, questo vino ha creato e promosso), il Brunello di Montalcino Filo di Seta 2010 di Castello Romitorio (Grande Esordio della Guida Veronelli 2016 e Champion Red Wine Award all’International Wine Challenge 2015), il Brunello di Montalcino 2010 della Tenuta di Sesta (90/100), il Brunello di Montalcino 2010 dell’azienda La Gerla (94/11), il Brunello di Montalcino 2010 di Fuligni (93/100), il Brunello di Montalcino 2010 di Podere Brizio (93/100) e il Brunello di Montalcino Madonna delle Grazie 2010 de Il Marroneto (96/100).
dati a cura di 3BMeteo
31 dicembre 2024 17:00