Continua la tendenza iniziata già negli scorsi anni ed il Brunello di Montalcino, uno dei prodotti simbolo del Made in Italy enoico nel mondo, si conferma, al primo posto nelle quotazioni all’origine, tra i vini di eccellenza del Belpaese.
Stando ad una indagine di WineNews, uno dei siti più cliccati dagli amanti del buon bere, sui numeri di Ismea, la Toscana del vino - che si prepara al debutto sulla scena, nel mese dedicato alle anteprime, delle nuove annate delle sue denominazioni - con il Brunello a fare da capofila della Regione, si classifica al primo posto in Italia.
Nel “borsino” delle quotazioni all’origine dei vini più importanti d’Italia, la Toscana porta nella top 10 ben tre denominazioni, detenendo il primato con il Brunello di Montalcino, a 882 euro a quintale (+14,9% sul periodo gennaio-ottobre 2014). Entrando nel dettaglio e chiedendo ad esperti, la Montalcinonews è riuscita a scoprire che la vendemmia 2011, subisce delle variazioni nel prezzo di vendita allo sfuso che, come tutte le annate che l’hanno preceduta, cambia a seconda della zona e della cantina di produzione ed oscilla tra gli 850 ed i 1.000 euro ad ettolitro.
Tornando alla classifica, ai piedi del podio (occupato da Amarone della Valpolicella, con 875 euro a quintale, e Barolo, a 742 euro a quintale), il Nobile di Montepulciano, con 395,5 euro a quintale (+24,5%), con il Chianti Classico a 236,75 euro a quintale (+36,9%, la crescita maggiore in assoluto) alla posizione n. 9. Vanno bene anche il Doc Bolgheri, che vale intorno ai 300 euro, mentre il Morellino di Scansano si attesta sui 180 euro. Il bianco di Toscana per eccellenza, la Vernaccia di San Gimignano, vale invece sui 130 euro che diventano 140 se vino biologico, e il Chianti 112,50 euro al quintale.
Un grande nuovo traguardo per Montalcino e la sua denominazione che continua la sua ascesa nei mercati di tutto il globo.
dati a cura di 3BMeteo
31 dicembre 2024 17:00