Con la delibera 185 del 30 dicembre 2015, il Comune di Montalcino ha approvato il progetto “Consulto Urbanistico Architettonico” su Montalcino proposto dall’architetto Mauro Andreini alla direzione del Gruppo Scientifico Locale che avrà il compito di occuparsi della coordinazione del progetto stesso. Ma in cosa consiste il progetto? Come si legge nelle pagine di presentazione del programma l’idea di istituire un Laboratorio di riflessione sui temi urbanistici ed architettonici del territorio di Montalcino nasce dalla volontà di poter dare un contributo culturale e scientifico in riferimento alle problematiche urbane della Montalcino futura. “Lo spirito dell’iniziativa proposta - si legge - è del tutto filantropico e caratterizzato dalla volontà di non voler proporre progetti o idee “calate dall’alto” di una qualsivoglia cattedra universitaria o di un singolo studioso, bensì raccogliere un insieme variegato, una pluralità di singoli suggerimenti e proposte da “donare” al Comune nient’altro che come materiale di dibattito sul tema della gestione del territorio urbano ed extraurbano. Per ottenere un buon livello di qualità nelle proposte progettuali la formula adottabile è quella di coinvolgere ed invitare più “voci”, il più possibile autorevoli e di prestigio scientifico nel campo dell’architettura, per cercare di ottenere un alto livello di qualità nelle proposte progettuali. Per questo il coinvolgimento di docenti di corsi universitari o di istituti di ricerca garantisce una maggiore pluralità e qualità del risultato. Si tratta, in sintesi, di far lavorare gli studenti di un corso universitario, seguiti dal docente, ed un gruppo di ricerca di giovani architetti, seguiti da un coordinatore docente, su temi progettuali che verranno scelti tra quelli prioritari ed emergenti nel territorio comunale”.
Scendendo nel dettaglio, le aree di progetto-studio dovranno essere concordate su suggerimento del Comune di Montalcino che indicherà le priorità programmatiche e le intenzioni sulle destinazioni. Le aree di studio potranno riguardare il capoluogo e le frazioni. Potrà essere eventualmente stipulata convenzione con le singole università circa l’accoglienza per effettuare i sopralluoghi. Alcuni temi di progetto potranno essere più fruibili, altri più concretizzabili nel breve periodo. Altri temi potranno essere invece di carattere più generale, di piccole dimensioni e applicabili come linee guida anche per eventuali interventi privati.
“I singoli laboratori di ricerca - spiega l’architetto Mauro Andreini alla Montalcinonews - dovrebbero essere coordinati dal Gruppo Scientifico Locale, in stretto collegamento con l’amministrazione comunale composto da figure professionali e culturali del luogo che presteranno la loro opera in maniera assolutamente gratuita. Il Gruppo Scientifico Locale sarà coordinato da Mauro Andreini. La guida scientifica o organizzativa del “Consulto su Montalcino” risulterebbe quindi a cura del Gruppo Scientifico Locale come fiduciario ed in coordinamento con il Comune. È fondamentale che vi sia una stretta relazione di ascolto e partecipazione con la popolazione per la redazione dei programmi progettuali. Il Gruppo Scientifico Locale si impegna a coinvolgere e consultare i Quartieri, le associazioni, il Consorzio, le aziende, la Proloco, le associazioni di categoria, ecc. e chiunque altro singolo cittadino che intendesse dare un contributo attivo di idee al Laboratorio. Dovranno essere studiate e messe a punto varie forme di partecipazione collettiva. Per questo, il ruolo del Gruppo Scientifico Locale si dovrebbe porre come fondamentale trait d’union e garante tra la ricerca universitaria e la realtà locale per non incorrere nella frequente scollatura e distanza che spesso creano i progetti imposti dall’alto”.
Il programma è biennale, si svilupperà dal marzo prossimo fino a tutto il 2017, e prevede lo sviluppo di diversi temi che coinvolgeranno docenti universitari e studenti. Sono previsti dei sopralluoghi a Montalcino, lo sviluppo di tematiche durante il secondo semestre di entrambi gli anni accademici e la realizzazione e presentazione di progetti finali.
“Questo primo anno - spiega Andreini - sarà un anno di rodaggio e vedrà lo sviluppo solo di alcune tematiche che verranno affrontate da docenti di università e istitudi diversi. Da una parte abbiamo l’area dello Spuntone e la riqualificazione generale della zona, tema che sarà affrontato dai docenti Giuseppe Pasquali e Giorgio Muratore di Atelier Appennini, a cui potrebbe affiancarsi anche un altro architetto; l’area dello Spuntone vista come zona ideale per lo sviluppo di un nuovo Polo Scolastico, invece, sarà il tema affrontato dal docente Pietro Carlo Pellegrini del Dipartimento Ingegneria e Architettura dell’Università di Perugia. Sempre il nuovo Polo Scolastico sarà al centro del tema che coinvolgerà un’altra zona del territorio del Brunello, quella dell’area della Pineta di cui si occuperà ancora il dottor Pellegrini dell’ateneo di Perugia. Argomento, infine che sarà sviluppato nell’arco dei due anni di progetto e che seguirò personalmente sarà quello dei Sistemi di mitigazione e recupero estetico capannoni e annessi agricoli”.
Ogni anno, i progetti portati avanti e realizzati dagli studenti verranno esposti probabilmente nelle stanze dell’ex seminario del Convento di Sant’Agostino.
Focus - Temi ed aree nel dettaglio
Area Stadio: In conseguenza di un’eventuale spostamento dello stadio l’area attuale risulterebbe strategica urbanisticamente per una riqualificazione complessiva e per una sorta di “ampliamento del centro storico”, in continuità con quest’ultimo. In questo caso potrebbero rientrare in quest’area anche destinazioni quali Centro fieristico, Centro culturale espositivo, Parco urbano, Parcheggio interrato, Nuova Piazza per spettacoli e manifestazioni, Museo del Brunello, ecc.
Area Spuntone: L’area dello Spuntone presenta delle caratteristiche morfologiche e di viabilità non certo semplici da risolvere nel caso di una rilevante edificazione. In tale area potrebbero essere verificate progettualmente due ipotesi: Polo Scolastico, come nelle intenzioni preliminari del Comune, Area Multifunzione, composta da alcune strutture edificate (artigianato, commercio, cultura/esposizione, ecc.) e aree non edificate (parco, parcheggio).
Area Pineta: Possibile localizzazione di strutture edificate o riqualificazione a parco. Polo Scolastico, come nelle intenzioni preliminari del Comune, Parco Urbano
Polo Scolastico diffuso: Riqualificazione, riorganizzazione e riuso di attuali strutture scolastiche. Previsione di utilizzazione di parte dell’attuale Distretto Sanitario (ex ospedale) per un Polo Scolastico diffuso all’interno del centro storico.
Sistemi di mitigazione, recupero estetico capannoni e/o annessi agricoli
Il territorio rurale del Comune è costellato di costruzioni (molto prefabbricate) edificate negli ultimi 30 anni, che presentano un dirompente impatto ambientale ed estetico sul paesaggio. Il tentativo di questo studio è quello di trovare accorgimenti per ridurre l’impatto violento attraverso varie forme e tecniche di intervento (economico) “sulla pelle” dell’edificio. L’idea è di consegnare una sorta di manuale di tipologie, di esempi e forme possibili per la soluzione dei singoli casi.
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