Diallo Abdou, Kane Drissa, Sekhou Dansokho, Diakite Allasane, Kone Ali, Coulibaly Baba. Questi sono i nomi dei ragazzi provenienti dal Mali ed arrivati in Italia come rifugiati che, dal 6 ottobre scorso sono ospitati a Montalcino. Dopo un primo responso negativo dell’amministrazione comunale ad accogliere rifugiati per mancanza di spazi pubblici e strutture private che avessero dato la propria disponibilità ad accogliere rifugiati, a fine agosto il sindaco annunciava che, dopo un cambio rotta, Montalcino era pronta ad aprire le sue porte ai meno fortunati e ad ospitare 6 persone che avevano richiesto asilo politico, a seguito di un protocollo di intesa tra Comune, Misericordia di Montalcino e Prefettura. Da quasi due mesi, i ragazzi sono ospitati nella casa, di proprietà del Santuario della Madonna del Soccorso, che affianca la chiesa. Tale struttura è gestita, come il santuario dalla Confraternita del Santuario della Madonna del Soccorso, mentre la gestione della convenzione, e dei migranti spetta alla Confraternita di Misericordia che, in una prospettiva di integrazione ed inserimento, attraverso un progetto realizzato in comunione con l’Amministrazione Comunale cerca di coinvolgere i migranti ed anche associazioni che insistono sul territorio, per favorire il dialogo e l’inserimento nel tessuto sociale della città di questi ragazzi.
In una visione a lungo termine, indirizzata ad iniziare, proprio con i ragazzi arrivati a Montalcino il progetto prevede la realizzazione di un percorso di integrazione con il territorio e con la cittadinanza attraverso servizi di volontariato, ovviamente tutelati da convenzioni sia con l’Inail sia con assicurazioni civili contro terzi.
Il progetto, come si legge nella Delibera di Giunta n.149 del 13 novembre 2015 “si attuerà sia mediante l’impiego in attività di pubblica utilità, sia attraverso la sensibilizzazione alla cura del patrimonio e del verde pubblico e coinvolgerà tutti coloro che abbiano presentato istanza per il riconoscimento della protezione internazionale o siano in attesa della definizione del ricorso in caso di impugnativa della decisione negativa della competente Commissione territoriale, che abbiano sottoscritto il Patto di volontariato, che abbiano richiesto volontariamente e liberamente l’adesione ad una associazione di volontariato o di promozione sociale firmataria dell’Accordo di Collaborazione tra Prefettura di Firenze, Regione Toscana o affiliata ad un organismo rappresentativo firmatario del medesimo accordo secondo le regole indicate dagli statuti e dagli atti organizzativi interni. Tale progetto, che si concluderà il 31 dicembre 2015, fatta salva la possibilità di rinnovo o proroga, prevede il coinvolgimento di 6 migranti che saranno settimanalmente coinvolti indicativamente per 20-30 ore ciascuno e giornalmente in orario concordato fra gli scriventi, riguardo ad opere di manutenzione del territorio. Tali opere e interventi per i quali i soggetti giuridici coinvolti (Comune e Misericordia) garantiranno il monitoraggio costante del percorso intrapreso, saranno attuati dopo aver condiviso con il volontario le finalità delle opere e gli interventi che dovranno essere svolti affinchè il medesimo sia informato prima dell’inizio sulle attività da effettuare. Gli enti concorderanno tra loro nel dettaglio modalità e orari delle attività dei migranti. Le parti coinvolte avranno facoltà di interrompere in qualsiasi momento l’attività concordata”.
dati a cura di 3BMeteo
8 febbraio 2025 08:00