Il prossimo 29 novembre milioni di persone in tutto il mondo manifesteranno a sostegno del raggiungimento di un accordo mondiale sul Clima alla prossima Conferenza Mondiale di Parigi, che si terrà dal 30 novembre al 12 dicembre. A Siena il WWF Siena, la FIAB Amici della Bicicletta Siena, il Circolo Legambiente Siena, l’Associazione Si Va Nordic Walking a tante altre associazioni e realtà che si stanno aggiungendo in queste ore organizzano “Siena per il Clima”: una pedalata cittadina dai quartieri nord verso il centro della Città, il trekking urbano attraverso i territori delle Contrade ed una marcia per il Clima. A mezzogiorno tutte le iniziative confluiranno in Piazza del Campo per una foto coreografica con la Torre del Mangia a fare da cornice. A partecipare a questa serie di iniziative di sensibilizzazione - che hanno lo scopo di informare i cittadini sul tema del cambiamento climatico e sostenere la richieste della Coalizione Italiana Clima, promuovere pratiche maggiormente rispettose dell’ambiente e sperimentare nuovi approcci alla mobilità sostenibile nella città del Palio - anche molte persone di Montalcino.
Ma cos’è la Conferenza Mondiale di Parigi e a cosa dovrebbe servire? Sebbene l’evento sia di grandissima importanza per l’intera umanità ancora molte persone sono ignare della portata delle decisioni che i governi del pianeta sono chiamati a prendere. L’obiettivo principale della conferenza è riuscire ad arrivare, per la prima volta in vent’anni, ad un accordo vincolante e universale sul clima, che limiti il riscaldamento globale sotto la soglia dei 2 °C. rispetto all’era preindustriale (1850 circa), un accordo che sia più solido e più esteso di quello di Kyoto, mai ratificato dagli Stati Uniti. I cambiamenti climatici rappresentano un’emergenza globale e locale che mette a rischio la vita di persone, specie ed ecosistemi.
In pericolo c’è la sicurezza di intere popolazioni in ogni area del pianeta, e oggi nel mondo si pongono questioni di giustizia climatica. Esse sono legate a costi economici crescenti e all’aggravamento delle condizioni di povertà, a difficoltà sempre maggiori nell’accesso all’acqua, alla riduzione della produzione agricola che mette a rischio la sicurezza alimentare, a nuovi motivi di conflitto e migrazioni di massa. Molte sono le resistenze, guidate soprattutto dalle lobby delle vecchie fonti energetiche, molte sono le timidezze che i governi stanno dimostrando. Per questo non si può dare per scontato che l’esito della conferenza sia positivo, cioè che sia varato un accordo efficace, equo e incisivo che permetta di raggiungere l’obiettivo.
dati a cura di 3BMeteo
8 febbraio 2025 08:00