Cercasi eccellenza gastronomica a Montalcino

“In una zona altrimenti depressa dal punto di vista gastronomico, una cucina che merita il viaggio …”. Questo il giudizio che su “I Ristoranti d’Italia 2016” de L’Espresso, la “bibbia” tra le guide della ristorazione italiana, si legge a proposito dell’Hotel Castiglion del Bosco Campo del Drago, che si aggiudica 14.5 punti su 20. Altro ristorante del territorio che si piazza, con 14 punti, nella fascia “cucina interessante” è il Castello di Velona Resort Settimo Senso. Una menzione spetta anche a Drogheria Franci. Un giudizio forte quello espresso dalla guida curata da Enzo Vizzari, ma che lascia ben poco spazio alle repliche: a Montalcino manca del tutto la cucina d’eccellenza, quella che possa ben sposarsi con quel vino, il Brunello, che il mondo riconosce come tra i più prestigiosi. Puntare sul turismo, per realtà come quella di Montalcino, è un dovere, ma non per questo è necessario investire solo energie nella ricerca della quantità di visitatori da attrarre. E la qualità? Il turista, da quello che viaggia in modo lussuoso a quello “mordi e fuggi”, vuole provare emozioni, vuol essere coccolato ed è alla ricerca di sensazioni e buone impressioni. E come si riesce a catturare il cuore dei visitatori per fare in modo che abbiano un ricordo indelebile del luogo che hanno visitato? Custodire, curare le proprie risorse, dedicarsi anima e corpo a ciò che l’ambiente ha da offrire, diversificando l’offerta e rendendo appetibile e fruibile il territorio in ogni sua forma e nella sua più profonda sostanza. Oggi, a Montalcino, continuano a mancare le grandi firme della cucina italiana e internazionale, un’assenza di cui, non si trovano le ragioni, anche perché in fatto di alberghi ci sono delle certezze. Cercare sempre di migliorarsi e non dare nulla per scontato deve essere un obbligo per realtà come quella di Montalcino, composta, come un mosaico antico, da mille tessere diverse e che non può certo prescindere dalla qualità dell’offerta per chiunque arrivi sul territorio con la speranza di vivere un’esperienza unica.