Per la crescita e la razionalizzazione dei servizi, già alla fine dello scorso anno, come più volte raccontato dalla Montalcinonews, il Comune di Montalcino aveva intrapreso un percorso di ragionamenti con alcuni comuni limitrofi per poi approdare, in tema di servizi associati, a vere e proprie trattative con il vicino Comune di San Giovanni d’Asso. Argomento che torna in questi giorni alla ribalta grazie ad alcuni articoli usciti sul quotidiano La Nazione - che inneggiavano alla fusione tra i due Comuni ed al matrimonio tra le eccellenze dei due territori: il Brunello di Montalcino ed il Tartufo Bianco di San Giovanni d’Asso - e che hanno fatto scalpore stimolando la cittadinanza a commenti, di natura varia e diversificata, pubblicando pensieri sui più diffusi social network. Peccato però che non esista niente di tutto questo: “per ora nessun matrimonio è stato contratto, non è stata neppure prenotata la chiesa - ironizza Fabio Braconi, sindaco di San Giovanni - anzi, per la verità siamo indietro anche sulla tabella di marcia che ci eravamo preposti alcuni mesi fa in riferimento ai servizi associati che ci vedranno collaborare con il Comune di Montalcino”. A fare eco a Braconi è il sindaco di Montalcino, Silvio Franceschelli che dichiara: “siamo ben lontani da una fusione. L’intento è quello di collaborare e cooperare in tema di servizi e, se mai si dovesse arrivare ad una fusione, la popolazione non sarà ignorata e la voce della cittadinanza sarà ascoltata prima di una qualsiasi decisione”.
Quindi, a quanto sembra, siamo ben lontani non solo da una fusione, ma sembra che una qualsiasi riflessione in merito sia una pura fantasia.
dati a cura di 3BMeteo
29 novembre 2024 08:00