Da un’indagine di Winenews sembra che, per le case d’asta di tutto il mondo e per i vini all’incanto, dagli States ad Hong Kong, passando per Londra e per il web, la stagione autunnale sia iniziata con ottime premesse. E per il Brunello di Montalcino, nelle aste di tutto il globo c’è sempre un poto d’onore.
Dalla casa di Chicago Hart Davis Hart (www.hdhwine.com), che ha piazzato 2.000 lotti per 5,4 milioni di dollari dove “viaggiano forte”, guidati dal Brunello di Case Basse di Gianfranco Soldera e Valdicava gli italiani: Bruno Giacosa, Gaja, Sassicaia, Case Basse (Soldera), Solaia, Domenico Clerico, Quintarelli, Dal Forno, Paolo Scavino.
A New York, invece, Acker Merrall & Condit (www.ackerwines.com), ha incassato 4,6 milioni di dollari, dove il lotto più pagato è stato quello di 20 bottiglie di Coche-Dury Corton Charlemagne di annate dalla 1990 alla 2010, battuto a 49.400 dollari, con l’Italia che ha fatto bene soprattutto con il lotto da 12 bottiglie di Barolo Riserva Rocche del Falletto 2004 di Bruno Giacosa a 8.028 dollari, con la magnum di Barolo Monfortino Riserva 1970 di Conterno, a 5.558, con le 6 bottiglie di Amarone della Valpolicella Riserva 1988 di Quintarelli a 4.940, e con la magnum di Brunello di Montalcino Riserva 1982 di Case Basse (Soldera) a 3.211 dollari.
dati a cura di 3BMeteo
14 dicembre 2024 19:30