“Ora ci so’ le rose, ma prima c’erano i rovi”. Con questa frase, buttata là con semplicità, Sunto di Bellaria, al secolo Assunto Pieri, sintetizza il trascorrere del tempo in cui si intreccia la sua storia personale con quella del Paese: il Fascismo, la Seconda Guerra Mondiale, le lotte agrarie, la fine della mezzadria, la produzione del pregiato Brunello. Questa l’essenza di “Vite, L’esistenza è fermentazione”, il libro di Michele Masotti, edito da Betti Editrice presentato questo pomeriggio nel chiostro del complesso di Sant’Agostino in una sala gremita di persone. Attraverso lo sguardo e gli occhi di Sunto i lettori divengono testimoni del trascorrere del tempo e del rincorrersi delle epoche.
Nelle pieghe dei ricordi è nato questo romanzo dove il vino è simbolo di autenticità, di quella Toscana terra di storia e fatiche, terra che si trasforma e trasforma la sua gente.
In compagna dell’autore e dell’editore, scopriremo la genesi di questo testo, nato dal desiderio della famiglia di Sunto di non far dimenticare un pezzo di storia importante per territorio toscano.
Parole, storie, emozioni, hanno coinvolto la popolazione della città del Brunello che si è stretta accanto ad un personaggio, Assunto Pieri, che ha contribuito alla storia del Brunello di Montalcino.
“Il valore della patria, insieme a quello della politica, inteso nel senso più alto del termine, a quello della famiglia e dell’attaccamento alla terra: questi i punti cardine della vita di Sunto che possiamo ritrovare nelle pagine del romanzo”. Così Urbano Padelletti, mediatore dell’incotro, ha introdotto la presentazione del volume dedicato ad uno dei fondatori del Consorzio del Brunello.
“L’idea di fare uin libro sulla vita di Sunto - spiega Michele Masotti - nasce da un incontro conviviale con Francesco Fagnani (lo chef senese conosciuto con il nome di Bagoga e nipote del Pieri). Abbiamo deciso immediatamente di raccontare una vita di un uomo semplice ma anche intensa e dai parallelismi coinvolgenti con la vita del nostro Paese. Con Sunto si percorre la strada che porta Montalcino, da paese di provincia legato alla mezzadria a luogo d’eccellenza conosciuto e apprezzato in ogni angolo del mondo”.
“Ringrazio Michele che mi ha tenuto sotto torchio per un anno intero ma anche le autorità e tutti gli intervenuti a questa serata per la dimostrazione di rispetto e stima che mi hanno mostrato”. Così, con poche semplici parole, Sunto di Bellaria ha concluso la presentazione del libro a lui dedicato.
dati a cura di 3BMeteo
29 novembre 2024 08:00