Con l’inizio della bella stagione a Montalcino, dopo il consueto periodo di calma, si torna a vedere facce nuove, turisti che vengono per ammirare paesaggi, assaporare le eccellenze enogastronomiche e rivivere, attraverso l’arte, le architetture e le pietre della storia di Montalcino. Una storia che vede la città del Brunello protagonista nella scena Toscana tra la fine del medioevo e l’inizio dell’età moderna ma che già in epoca etrusca, con la sua possente fortezza, rappresentava un importante ed imponente avamposto di controllo sulla Maremma. Un sito, quello del Poggio alla Civitella noto già negli anni venti quando l’archeologo Ranuccio Bianchi Bandinelli classificò le rovine come appartenenti ad un castelliere protostorico. È poi nel 1951, quando dei ragazzi di Montalcino iniziarono a fare degli scavi “amatoriali” che furono trovati alcuni oggetti etruschi e, poi, nel 1993, ebbero inizio gli scavi sistematici, sotto la direzione dell’Università di Firenze. E finalmente, entro la fine di maggio, dopo alcuni rinvii, dovrebbe essere inaugurato il percorso pubblico attrezzato per poter visitare, apprendere a apprezzare al meglio questo patrimonio storico e archeologico di Montalcino.
dati a cura di 3BMeteo
20 settembre 2024