È del marzo il via libera alla modifica della legge che detta le norme per la protezione della fauna selvatica omeoterma e per il prelievo venatorio negli ambiti territoriali di caccia. La proposta è stata approvata dall’Aula con voto unanime.
La proposta di legge interviene per rimuovere possibili profili di incostituzionalità dalla legge regionale 88/2014 in materia di Atc, ambiti territoriali di caccia, impugnata dal Governo lo scorso febbraio. Si dispone così che, ai soli fini amministrativi, in Toscana vi debbono essere nove Atc con confini corrispondenti a quelli delle province fatta salva l’unione tra Firenze e Prato e denominati con il nome della città capoluogo. E’ inoltre prevista - e dunque non è più facoltativa - l’istituzione di sottoambiti di dimensione sub provinciale, così come disposto dalla legge nazionale 157/1992.
La legge è firmata da Loris Rossetti, Pd, presidente della commissione Agricoltura, da Marco Spinelli, Pd, Ivan Ferrucci, Pd, Antonio Gambetta Vianna, Più Toscana, Claudio Marignani, Forza Italia, vicepresidente della commissione Agricoltura, e da Roberto Benedetti, Ncd.
In Aula consiliare, dopo una breve illustrazione del consigliere Spinelli, il presidente Rossetti ha ritirato alcuni emendamenti presentati e dopo di lui si sono alternati altri consiglieri, ossia Benedetti, Ferrucci e Marco Carraresi dell’Udc, con il ritiro di ulteriori emendamenti. Il testo è stato alla fine approvato all’unanimità dal Consiglio toscano.
“Sono sempre stato favorevole a una riduzione degli Ambiti territoriali di caccia da 19 a 10, ma trovo ingiustificato lucrare sulla passione dei cacciatori attraverso i sottoambiti”. È quanto afferma il capogruppo di Più Toscana in Regione, Antonio Gambetta Vianna. “Per i cacciatori - prosegue l’esponente di Più Toscana - questa è l’ennesima beffa messa a segno dalla Regione. Infatti, non solo dovranno pagare per il sottoambito di residenza, ma se si vogliono muovere attraverso l’Atc provinciale dovranno sborsare soldi per ogni ulteriore sottoambito. Questa cosa è ingiusta e non credo sia legittima visto che il cacciatore si trova a pagare più volte la quota allo stesso organo di gestione».
Per Gambetta Vianna, “è stato positivo passare da 19 Atc a 10, ma con i 9 sottoambiti si è cambiato tutto per non cambiare nulla. E, per una volta, non diamo la colpa al Governo che avrebbe imposto l’istituzione dei sottoambiti perché nel resto d’Italia ci sono province senza sottoambiti. Magari, come ha detto giustamente Piantini di Enalcaccia Arezzo, almeno si preveda solo il pagamento per il sottoambito di residenza”.
dati a cura di 3BMeteo
20 settembre 2024