Prima mercanti, poi ceramisti, cuoiai e calzolai, soprattutto boscaioli, da sempre agricoltori, e, dal Novecento, grandi produttori di Brunello. Montalcino, che ha saputo reinventarsi e cogliere al volo, con lungimiranza, le occasioni nate dal territorio, oggi, cosa sta facendo per il futuro delle nuove generazioni? E di futuro per i giovani si parla e ci si confronta quotidianamente, anche se forse senza considerare alcuni fattori fondamentali e cioè che, nei piccoli centri come Montalcino, stanno velocemente sparendo alcuni “mestieri”, soprattutto le professioni artigianali più nobili del passatp. Montalcino, che fino a non molti anni fa, vantava una discreta quantità di fabbri, calzolai, falegnami, oggi vede sparire, a poco a poco, tutte le professioni artigiane legate alla tradizione del territorio.
Per cercare di porre rimedio a questa perdita non solo di conoscenze, esperienze ed abilità ma anche di cultura e occupazione, la Regione Toscana, dal 2011, ha attivato degli aiuti per l’organizzazione del tirocinio nelle botteghe artistiche e tradizionali per chi desidera apprendere i fondamenti del lavoro di artigiano. Per fare richiesta bisogna avere fra i 18 e i 30 anni, mentre le imprese artigiane che prendono i tirocinanti devono essere iscritte all’albo delle imprese e avere un numero di dipendenti a tempo indeterminato fra 0 e 15. In Toscana sono circa 23 mila le imprese artigiane e di queste almeno 20.000 rientrano nei requisiti previsti. Il contributo mensile è di 500 euro. Ed è forse grazie anche a questa tipologia di contributi che, anche a Montalcino, si potrebbero riscoprire i mestieri, nobili, del passato. Non è assurdo, infatti, provare a credere che qualche mestiere potrebbe essere riscoperto: un calzolaio ad esempio, in mezzo a tanti lavori fatti industrialmente in serie, potrebbe essere molto apprezzato. Provare a considerare la cultura acquisita prima di tutto come un arricchimento personale e non come un “diritto” ad occupare posizioni di “prestigio”, da un punto di vista economico e sociale, forse sarebbe una buona cosa da insegnare ai bambini sui banchi dei primi anni di scuola.
Prendendo ancora ad esempio il mestiere del calzolaio - a Montalcino, alla fine dell’Ottocento se ne contavano quasi 80 - negli ultimi 30 anni coloro che svolgono questa professione, stanno in bottega e che eseguono ogni tipo di riparazione, sono diminuiti, come numero, dell’80% e la loro età media è intorno ai sessanta anni. Risulta dunque fondamentale promuovere percorsi di formazione professionale, fornendo informazioni su come avviare attività artigianali, in forma di botteghe e laboratori, favorendo così uno sviluppo imprenditoriale che vada a bilanciare la carenza di attività e la crescita a senso unico che ha caratterizzato Montalcino negli ultimi trent’anni.
Ma Montalcino è in buona compagnia. La scuola a tutti i costi, anche l’alta formazione per tutti, anche per quanti non sono portati per lo studio, quasi come fosse un obbligo e non un diritto, negli ultimi decenni ha portato a sottovalutare e, in alcuni casi, addirittura a disprezzare i lavori che hanno fatto grande questo Paese. Artigiani in testa. Dal mondo accademico, da una parte di questo, arriva un’inversione di tendenza: riscoprire e valorizzare i vecchi mestieri tanto che in alcuni luoghi d’Italia sono nati dei veri e propri laboratori per diffondere e sviluppare la cultura dell’artigianato, anche attraverso la creazione di una rete di vecchi artigiani e maestri d’arte che portano i giovani a imparare un’arte, un mestiere appunto, e a scoprire la storia e la cultura di un luogo. Oggi, quando molti mestieri rischiano di scomparire davvero, si fa sempre più importante recuperarne la conoscenza: un obiettivo importante che va ben oltre la semplice conoscenza, che al massimo tende a fornire un’idea poco chiara e a volte confusa di una realtà così importante. L’artigianato, infatti, in tutte le sue sfaccettature, è ricco di aspetti creativi, progettuali e manuali, un mondo produttivo a cui oggi, potenzialmente, si affiancano anche infinite nuove possibilità legate al mondo della tecnologia.
dati a cura di 3BMeteo
20 settembre 2024