Un nuovo nato dalla collaborazione tra Valdobbiadene e Montalcino. Dopo le due prime annate di Bianco, nasce il Rosso Venissa 2011. Da un progetto di Gianluca Bisol - della storica azienda di S. Stefano di Valdobbiadene principale fautore del progetto – e gli enologi Desiderio Bisol e Roberto Cipresso, uno dei più importanti e affermati enologi del panorama nazionale e internazionale, di Montalcino di adozione nasce un vino, imbottigliato nella culla del Brunello, dal carattere intenso e dalla struttura importante, che arriva da una vigna di quasi tre ettari di oltre 40 anni piantata, in terra veneziana, dagli Armeni. I vitigni sono Merlot e Cabernet, o - per meglio dire - Carmenère: infatti, Carmenère è un “avo” remoto del Cabernet Franc, vitigno a sua volta “padre” del Cabernet Sauvignon. Questa vigna preziosa è collocata in un’isola nel cuore di Venezia Nativa - arcipelago che rappresenta storicamente e culturalmente la prima Venezia -, a quindici minuti di navigazione oltre Torcello, dove un tempo sorgevano le popolate isole di Costanziaca e Ammiana.
Nell’ideazione di Giovanni Moretti, l’etichetta cede il posto ad una preziosa foglia di rame realizzata dall’attuale discendente dell’antica famiglia Berta Battiloro. L’applicazione della stessa è stata eseguita a mano e la bottiglia poi messa a ricottura nei forni della vetreria Carlo Moretti a Murano. Sul vetro di ciascuna bottiglia è stato inciso il nome del vino e il numero progressivo.
dati a cura di 3BMeteo
31 dicembre 2024 17:00