Posteggi, un’epopea per turisti e cittadini

Ritrovarsi a girare in macchina cercando invano un parcheggio per poi dover rinunciare a posteggiare “sotto casa o davanti all’ufficio” e optare per un posto, a pagamento o meno, che obbliga l’automobilista, residente o lavoratore che sia, nel centro storico di Montalcino, a camminare. È la scena quanto mai comune in quasi tutte le medie e grandi città della Penisola che, qui, assume i connotati dell’epopea dei parcheggi. Da sempre Montalcino - che non deve fare i conti con traffico caotico, sosta selvaggia, aumento esponenziale dei mezzi, inversamente proporzionale ai posti disponibili, come avviene in tante altre città del mondo - sconta un altro problema: l’assenza di una regolamentazione precisa, e equa, dei posteggi che alimenta polemiche e malcontenti tra cittadini e operatori del turismo. Se, infatti, in altri centri turistici si armano di idee, progetti e adottano decisioni, talvolta anche impopolari - come la pedonalizzazione del centro storico di Firenze o la Ville Lumière sempre più amica dei ciclisti e meno degli automobilisti - per risolvere la questione, a Montalcino tutto tace. Silenzio e “rimbalzo” di competenze, tra uffici, sul numero effettivo dei passi carrabili, sul numero dei permessi rilasciati, per non parlare del piano parcheggi. Un piano che, sembra, vedrà la luce, e solo sul tavolo della discussione delle proposte che a quanto pare la Polizia Municipale sta elaborando, solo nei prossimi mesi. Per ora è in programma, da novembre, solo la riduzione dell’importo della sosta, così come avvenuto lo scorso anno. E con questa, la sempre “good news” per i turisti che pernottano in centro storico, una tipologia di automobilisti che, da più di 5 anni, beneficia del permesso di posteggiare gratuitamente, in alcune vie (Viale Strozzi, Via Aldo Moro, Località Collina d’Italia, Piazzale Fortezza, Via Fontebuia), sia nei posti liberi sia nei famigerati “blu”. Le strutture del centro storico possono acquistare dal Comune blocchi da 100 permessi al costo di 10 euro che poi “offrono” come servizio ai propri clienti. E tutti gli altri? Pagano e aspettano un nuovo piano parcheggi.