La Sagra del Tordo, fin dai suoi esordi nel 1958, ha suscitato interesse e curiosità, sia per essere una delle prime vere sagre nate in Italia, sia perchè univa uno scenario naturale degno di nota alla storia e alle tradizioni locali, senza tralasciare l’aspetto enogastronomico che, attraverso l’ottimo vino locale ed il gustoso cibo cucinato dalle sapienti mani delle massaie di Montalcino, la faceva da padrone. Come oggi, anche allora, la città del Brunello, attraverso la Sagra del Tordo, faceva parlare di se attraverso la carta stampata. La Montalcinonews - sbirciando tra le varie pubblicazioni e le “carte” che la Sagra del Tordo ha prodotto negli anni - ha scovato ritagli di giornali che riguardano i primi anni della manifestazione e che danno, rileggendoli, un sapore particolare alla Festa, nata dalle menti di pochi giovani e che, da un sapore familiare si è sviluppata coinvolgendo l’intera popolazione rendendola, in poco tempo l’evento del cuore di tutti gli abitanti di Montalcino.
Di seguito proponiamo alcuni “ritagli” dal 1958, anno della prima edizione della Sagra del Tordo, al 1965.
IL CAMPO 19 NOVEMBRE 1958 1° SAGRA DEL TORDO
… Montalcino, che quale zona depressa vegeta e non vive si rende divertente con quel suo timore di non riuscire quando invece trae vantaggio dalle iniziative prese con unanime impegno. Lo abbiamo veduto nella decorsa estate con feste cui hanno partecipato notissimi cantanti. Lo abbiamo riveduto domenica in quella manifestazione folcloristico-gastronomica che ha fatto spettacolo. È necessario, quindi, che nel turismo la nostra collina trovi un complemento alla sua economia e pertanto venga incoraggiata con fatti e non chiacchiere per uno sviluppo sempre maggiore…
LA NAZIONE 18 OTTOBRE 1959 2° SAGRA DEL TORDO
Ecco, finalmente, fra tante messe in scena forzate, scenografie studiate e motivi giustificativi inventati di sana pianta, una festa che ha il buon gusto di esporre in vetrina cose vere e prodotti di casa ricavandoci, con decoro e lealtà, quell’indispensabile propaganda turistica che non guasta mai. … Ha di mira il lancio della località - che da un punto di vista storico e artistico ben si merita - attraverso il tordo. Sissignori: il tordo è usato come veicolo di pubblicità e sfruttato come gustoso boccone arrosto …
L’UNITA’ 27 OTTOBRE 1959
… Le vie e le piazze di Montalcino non erano più capaci di contenere una sola auto in più di quante ce ne erano. Per ore, alla sera, le strade che da Montalcino portano alla Cassia, erano solcate da fari luminosi e ancora fari, uno dietro l’altro, anzi più spesso, due dietro altri due. E tutti se ne sono andati contenti, certi di aver passato una bella e allegra giornata. Naturalmente, insieme ai tordi e alla polenta, ha avuto, per determinare l’allegria, una parte importante anche il famoso vinello di Montalcino.
LA NAZIONE 26 OTTOBRE 1960 3° SAGRA DEL TORDO
… certo è che la Sagra del Tordo, nata si può dire come una festicciola più che familiare, sta affermandosi come una delle più simpatiche e la sua popolarità, come abbiamo accennato all’inizio, ha già varcato i confini della provincia senese. Sono annunciati anche diversi autopullman e se la stagione non farà le sue solite bizze vedremo domenica prossima la Fortezza e le vie di Montalcino insolitamente affollate di gente venuta a gustarsi la cacciagione più prelibata …
IL MATTINO 1 NOVEMBRE 1960
… La Sagra del Tordo ha ottenuto un largo successo e se dovessimo fare un consuntivo della manifestazione lo dovremmo fare fortemente in attivo . La festa infatti ha assunto un carattere che non è eccessivo definire regionale.
LA NAZIONE 19 OTTOBRE 1961 4° SAGRA DEL TORDO
È successo che la stampa, in possesso di alcune notizie secondo le quali durante la Sagra del Tordo la Città di Montalcino sarebbe stata divisa in Quartieri o Contrade, tra loro gareggianti in costume, aveva creduto di poter affermare che i Montalcinesi volevano copiare il Palio di Siena. “Ma tutto ciò è assurdo” ci assicurano gli organizzatori “noi non vogliamo copiare niente e nessuno ed è fin troppo evidente che Palio e Sagra del Tordo sono cose del tutto diverse. Che colpa abbiamo noi se i costumi del Trecento sono più o meno uguali e somigliano a quelli di Siena?”. La divisione di in Quartieri, non in Contrade “e tendono a far rimarcare che si tratta di Quartieri, forse per non creare ulteriori pericolose confusioni con le Contrade del Palio”. È di quest’anno ed i Quartieri gareggiano solo per la bellezza dei costumi. “Finora abbiamo sostenuto da soli lo sforzo organizzativo; ora con la divisione del paese in Quartieri abbiamo cercato di impegnare tutti i cittadini a darsi da fare per la riuscita della manifestazione solleticando il loro spirito di emulazione”…
IL PICCOLO DI TRIESTE 7 NOVEMBRE 1962 5° SAGRA DEL TORDO
… Ai maggiorenti di Montalicino è venuta un’idea turistica e folcloristica davvero geniale: quella di istituire la “Sagra del Tordo”. La scelta del saporito volatile, che è l’onore e il vanto di moltissime mense italiane e che abbonda in Toscana, non è stata fatta a caso. Montalcino è al centro di una zona fra le più boscose dove i tordi si fermano di preferenza per cibarsi di bacche di ginepro e di corbezzolo e di novembre inoltrato anche di olive … All’istituzione della Sagra del Tordo si ricollega un’antichissima e curiosa leggenda, tramandata a voce nella zona. Me la raccontò anni or sono un vecchio cacciatore di Roccastrada …
LA NAZIONE 29 OTTOBRE 1963 6° SAGRA DEL TORDO
… Nel pomeriggio tra l’entusiasmo del pubblicogli antichi Quartieri della città hanno dato vita ad un appassionante torneo di tiro con l’arco. Nonostante che le previsioni dessero favorito il Pianello, la Ruga è balzata subito al comando della gara, posizione che ha tenuto saldamente sino alla quarta serie di frecce scoccate da 25 metri. Giunti però alla massima distanza dei 30 metri il Pianello, grazie all’abilità dei propri arcieri Arrigucci e Salvioni, ha strappato una brillante vittoria aggiudicandosi la freccia d’argento e rispettando così in pieno il pronostico della vigilia …
IL MATTINO 27 OTTOBRE 1964 7° SAGRA DEL TORDO
… Al mattino quando il corteo in costume ha offerto alla Signora di Fortezza una grande ruota di tordi, un chiaro sole ha illuminato la piazza quasi a premiare con la sua desiderata presenza le fatiche degli organizzatori. A mezzogiorno quando è stata aperta la fiera gastronomica la festa è stata al completo. Bruschetta, donzelline, olive farcite, porchetta, sospiri bianchi (specialità locale), polenta alla boscaiola, pinci alla beccamorta e i tordi allo spiedo hanno letteralmente preso per la gola i presenti i quali hanno innaffiato l’appetitoso pasto con i rinomati vini locali: il generoso “Brunello” e il biondo “Moscatello”.
LA NAZIONE 27 OTTOBRE 1964
… Se, meteorologicamente parlando, tutto fosse andato per il meglio ci sarebbe stato da fare le gomitate per conquistare un posto nell’interno della fortezza medievale vicino al gigantesco girarrosto oppure difronte ai numerosi stands di chiara impronta gastronomica ed enologica o ai lati del campo sportivo per assistere alla gara di tiro con l’arco. Avevano pensato a tutto e l’organizzazione, fin dalla vigilia, si presentava con tutte le carte in regola per un’ottima riuscita …
LA NAZIONE 9 OTTOBRE 1965 8° SAGRA DEL TORDO
… Migliorando di anno in anno quella che sorse come una festa quasi familiare, sta assumendo pian piano le vesti di una vera e propria manifestazione alla base della quale gastronomia e folclore si fondono come pepe e sale in un manicaretto gustoso …
IL MATTINO 2 NOVEMBRE 1965
… Sono passati centinaia di anni da quelle semplici ma felici serate di ottobre e la tradizione, come tante altre, andava poco a poco perdendosi. Ma il generoso popolo di Montalcino ha ridato vita a questa tradizione facendone un vero e proprio spettacolo che sta prendendo sempe più campo …