Il viaggio della Montalcinonews, alla scoperta dei costumi dei Quartieri, arriva oggi nella sede del Pianello dove, con dovizia di particolari, ci viene raccontata la storia delle monture, dalla creazione dei rioni fino ai giorni nostri.
Era il 1961 quando l’Epast (Ente Permanente Sagra del Tordo), il comitato organizzatore della Festa, istituì i Quartieri, per arricchire il corteo con nuovi personaggi in costume, e cercare di coinvolgere tutta la popolazione nella preparazione e nella buona riuscita della Festa. Si disegnarono i confini tenendo conto delle rivalità che già esistevano fra i ragazzi dei vari rioni, preferendo la divisione in Quartieri anziché rispolverare i vecchi terzieri nei quali si ripartiva la città nel Medioevo. Si scelsero 4 colori - bianco, azzurro, rosso e giallo - e si sorteggiarono gli abbinamenti fra i Quartieri - per gli stemmi si scelsero 4 scolpiti in una pietra del torrione centrale della Fortezza. Fu emanato, poi, un bando di concorso per la migliore rappresentanza che prevedeva, per ogni Quartiere, un alfiere e due paggi, ed il Pianello, anche se con qualche polemica, si aggiudicò il premio (15.000 lire) per i migliori costumi.
Nel 1962, per vivacizzare ancora di più la Sagra ed avere un risultato matematico per l’assegnazione della Vittoria, venne istituita la gara di tiro con l’arco.
È poi nel 1983 che il Quartiere esordisce con i nuovi costumi, dalle fattezze semplici ma di grande fascino e impatto, costumi che , ancora oggi, rappresentano il vanto del Pianello ed esprimono al meglio il cuore e l’anima del Quartiere.
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