Il percorso della Montalcinonews attraverso i costumi dei Quartieri termina nel Borghetto. È nella chiesa di Santa Croce che un gruppo di quartieranti si sono radunati per raccontare la vita del popolo bianco-rosso attraverso le monture.
Era il 26 settembre 1961, quando, alcune persone del neonato Borghetto si unirono con grande generosità e acclamarono Antimo Pescatori presidente e la sua casa divenne il quartier generale del Borghetto. C’era ben poco tempo a disposizione, un solo mese per preparare i costumi, ma tanto fu l’entusiasmo e la voglia di ben figurare: gli indimenticabili Mario Lamoretti e Gigi Fiaschi disegnarono i bozzetti dei costumi, ispirandosi ai dipinti trecenteschi, abbondantemente presenti in Montalcino.
Nel 1962, per vivacizzare ancora di più la Sagra ed avere un risultato matematico per l’assegnazione della Vittoria, venne istituita la gara di tiro con l’arco. Ai primi costumi si aggiunsero quindi i due degli arcieri che dovevano disputare la gara, anche questi nuovi costumi furono realizzati artigianalmente, su un unico bozzetto per tutti i Quartieri, differenziato dai colori dei Quartieri.
Negli anni ’80, poi, l’Epast, l’allora comitato organizzativo della Sagra del Tordo, invitò i Quartieri a rinnovare completamente la propria comparsa, ed il Borghetto si affidò al professor Sebastiano Morrichelli che realizzò gli splendidi costumi con i quali il Quartiere uscì nel 1985, e che sono quelli che tuttora ci rappresentano.
Una grande emozione per il popolo del Borghetto è stata veder sfilare, in occasione dell’inaugurazione di Santa Croce, la nostra chiesa, restaurata dal Quartiere nel 2005, accanto ai costumi attuali quelli storici cuciti con passione dalle mani dei quartieranti.
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