Dalle boutique di Via Monte Napoleone alle tavole dei winelovers: torna la “Vendemmia del Quadrilatero” - evento nato all’insegna della valorizzazione delle eccellenze italiane e non solo, che mira a creare un’indimenticabile esperienza che unisca, in un network virtuoso di eccellenze, i diversi ambiti del lusso come la cultura del vestire, la cultura dell’ospitalità, quella enogastronomica, il savoir vivre tipico italiano - un’occasione gustosa per fare il punto su alcune tra le migliori etichette italiane, che le boutique della moda ospitano ogni anno.
Come di consueto ogni produttore ha scelto, secondo propri criteri, l’accostamento a un negozio di Via Monte Napoleone per presentare i propri vini. Ma il denominatore comune per tutti è l’eccellenza. Se nomi quali Fratelli Rossetti, Officine Panerai, Villa Meissen, Moncler sono immediatamente riconoscibili a livello planetario, non stesso accade purtroppo per quanto riguarda le etichette di vini magari apprezzati in molti Paesi. Anche i vini sono soggetti alla moda del momento, c’è l’anno in cui il Nero d’Avola ti esce fuori dalle orecchie, quindi c’è la stagione del tormentone Pecorino, quindi il ritornello del Chianti e così via. Ma mai che qualcuno presti attenzione al produttore, come invece accade con le griffe e gli stilisti, tanto che mostriamo persino le mutande pur di sfoggiarne le etichette. Il vino d’accordo non s’indossa, ma può essere lo stesso un segno distintivo del nostro stile, un abito spirituale e intellettuale, un’espressione precisa del nostro o dei nostri gusti. Un piacere esclusivo. E Montalcino è presente con due etichette: Brunello Le Lucére 2009 in degustazione nella suggestiva maison di Officine Panerai e Luce 2011 in degustazione alla boutique di Venini.
Focus - Le etichette di Montalcino a “Vendemmia del Quadrilatero”
Brunello di Montalcino Le Lucére 2009
San Filippo è un’altra di quelle case vinicole favolose, un marchio di qualità. A Milano nella cornice splendente ed elegantissima delle Officine Panerai, puntuale è stato stappato il Brunello. Un vino che va bene potete anche mettere in tavola, ci mancherebbe, ma secondo noi è soprattutto un vino più adatto alla meditazione che alla convivialità per la sua quasi inesauribile e sapiente complessità di aromi e sapori. Per la sua esigente eleganza arricchita dalle marcate note speziate e un’esperienza sensoriale che coinvolge in modo persistente e con raro equilibrio naso e bocca.
Luce 2011
Nel 1995 il Marchese Vittorio Frescobaldi e Robert Gerald Mondavi davano vita a questo straordinario vino, dosando annata dopo annata il rapporto tra le uve, in cerca della combinazione perfetta tra Sangiovese e Merlot, in controtendenza in un territorio come quello di Montalcino, ma la scommessa è stata vinta. Lo dimostra il Luce vendemmia dopo vendemmia. L’ultima presentata nella cornice elegante e appunto luminosa della boutique di Venini è l’annata 2011. Oggi a capo della Tenuta Luce della Vita c’è Lamberto Frescobaldi, il quale ha impresso personalità, qualità ed eleganza uniche al suo vino blend e innovativo.