Una vendemmia complicata, quella 2014, caratterizzata da una produzione di vino a livello nazionale stimata attorno a 41 milioni di ettolitri, -15% rispetto ai 48,2 milioni diffusi dall’Istat per il 2013 (lo scorso anno si è avuta una produzione particolarmente abbondante, +8% sulla media dei cinque anni precedenti). Una riduzione consistente a Nord e Sud del Belpaese che racchiudono l’isola felice del Centro Italia con Toscana, Umbia e Marche uniche regioni a mantenere segno positivo.
E certo non potevano mancare, oggi, dal convegno “Previsioni Vendemmiali 2014”, riferimenti - con tanto di richieste al Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali partite da Domenico Zonin presidente Unione Italiana Vini - all’argomento più caldo, per la Toscana, di un’estate che, climaticamente parlando, ha lasciato invece molti “brividi”: il Pit.
E se il Ministro Martina, ai microfoni della Montalcinonews è stato molto diplomatico, il sottosegretario al Ministero delle Politiche Agricole Giuseppe Castiglione non lascia scampo alle interpretazione e chiaramente si schiera dalla parte dei vignaioli: “il vigneto è una bellezza del territorio”.
Al centro dell’incontro le analisi della vendemmia Regione per Regione, il quadro nazionale in raffronto con le vendemmie precedenti e i nuovi scenari conseguenti l’andamento dell’annata 2014.
I risultati della ricognizione operata tra la fine di agosto e la prima decade di settembre sul territorio nazionale da Ismea e Unione Italiana Vini, sono stati presentati oggi nella conferenza stampa di scena a Castello Banfi da Domenico Zonin, Presidente Unione Italiana Vini, Ezio Castiglione di Ismea, Paolo Castelletti, Segretario Generale Unione Italiana Vini, con il contributo di José Ramon Fernandez - Segretario Generale CEEV (Comité Européen des Entreprises Vins) che ha saputo dare un respiro internazionale alle tematiche trattate portando la propria testimonianza in merito agli scenari nel comparto vitivinicolo di Paesi come Spagna, Francia, Germania. Ha introdotto i lavori il padrone di casa, Enrico Viglierchio, Amministratore Delegato di Banfi e ha moderato Giorgio Dell’Orefice. Il compito di chiudere l’incontro è stato affidato al Sottosegretario alle Politiche Agricole Giuseppe Castiglione.
“Una vendemmia difficile, complicata, che ancora in molte zone lascia spazio all’incertezza come non si vedeva da tempo - Commenta Domenico Zonin, Presidente Unione Italiana Vini - numerosi gli attacchi di patogeni, soprattutto peronospora e botrite, favoriti da un meteo instabile. Nonostante tutto, la maggior parte dei viticoltori ha mostrato preparazione e tempestività negli interventi. Anche se, in sintesi, possiamo concordare che la produzione sia stata scarsa a livello quantitativo e con un minor grado zuccherino, non possiamo esprimerci sulla qualità, rimandando ogni valutazione alla verifica in cantina”.
“Con l’appuntamento di oggi - prosegue il Presidente Zonin - Unione Italiana vini e Ismea consolidano il proprio impegno al sevizio del mondo vitivinicolo proponendo queste elaborazioni come momento di sintesi e confronto da ripetere ogni anno, magari in modo itinerante chiedendo ospitalità alle diverse realtà esistenti sul territorio, con l’obiettivo di fornire indicazioni probabilmente utili ad orientare alcune scelte aziendali cui ogni imprenditore è chiamato. Il contributo delle Istituzioni, qui rappresentate dal Sottosegretario Giuseppe Castiglione, ci sprona a proseguire in questo percorso certi di trovare supporto operativo concreto anche da parte dello Stato”.
Dello stesso avviso Ezio Castiglione, Ismea, che aggiunge: “Questa collaborazione istituzionale UIV-ISMEA ci consente di proporre dati che si prestano a differenti declinazioni, partendo ovviamente dal punto di vista enologico/vitivinicolo per arrivare a quello economico. Facile immaginare, quindi, quanto conoscere l’andamento della vendemmia nelle varie regioni sia rilevante per ogni operatore. L’idea di riproporla ogni anno con un momento dedicato, come in questa circostanza, ci trova allineati; credo sia proficuo per tutti un confronto diretto per valutare i punti di forza e di debolezza del nostro sistema vino, partendo proprio dalla base, ovvero dalla vendemmia”.
“Il dato stimato per il 2014 - conclude Castiglione - è di fatto una sintesi tra un’ipotesi minima che porterebbe la vendemmia attuale al di sotto di 40 milioni di ettolitri e un’ipotesi più ottimistica che la vedrebbe a 42,2 milioni di ettolitri. La cautela è sempre d’obbligo quando si parla di stime, considerando tra l’altro l’inclemenza delle condizioni climatiche di quest’annata particolare”.
dati a cura di 3BMeteo
31 dicembre 2024 17:00