I filari di Brunello di Montalcino sembrano essere in pericolo e non per cause naturali o climatiche ma per il Pit 2014: secondo il Piano di Indirizzo Territoriale, varato dalla Regione Toscana, alcune zone del territorio di Montalcino (sono interessati più di 400 ettari di vigneti di Brunello), dove oggi crescono rigogliose le viti di Sangiovese, potrebbero diventare pascoli verdi per le pecore. Sembra assurdo ma è la realtà dei fatti. Nelle schede di ambito del piano, infatti, si fa riferimento ad alcune aree toscane coltivate a vigneti, tra cui le zone del Brunello, del Nobile e del Chianti, che non sarebbero in linea con i parametri paesaggistici della Regione. Le conseguenze? L’impossibilità per i vignaioli di reimpiantare vigne e l’obbligo di convertire i propri vigneti a campi per il pascolo. E, a Montalcino, è subito allarme. Associazioni di categoria, ma anche vignaioli e non solo si sono già messi in moto per presentare in Regione le proprie osservazioni. In prima fila, il Consorzio del Brunello che ha inviato una lettera ufficiale al Governatore della Regione Toscana Enrico Rossi e all’assessore all’agricoltura Gianni Salvadori dove si legge: “in seguito a vari incontri nei quali è stato esposto il “Piano Territoriale con valenza di Piano paesaggistico” denominato Pit, il Consorzio Le manifesta forti perplessità all’attuazione del Piano che, non solo sconvolgerebbe il tessuto economico del territorio di Montalcino, che è in connubio viscerale ormai da secoli con quello paesaggistico, ma renderebbe vani tutti gli sforzi intrapresi fino ad oggi e che hanno reso celebre il nostro territorio in tutto il mondo. Tutti i produttori sono convinti, infatti, che la forza della loro economia (e quella di tutto l’indotto toscano) è data dall’unione di tre elementi imprescindibili l’uno dall’altro - Montalcino, i suoi vini, il suo paesaggio - e per questo trattati con la massima cura e rispetto, come riconosciuto dall’Unesco”. Per ora il territorio di Montalcino resta, con il fiato sospeso, a vedere cosa succederà.
dati a cura di 3BMeteo
20 settembre 2024