La Corte dei Conti europea boccia i fondi comunitari destinati a sostenere la promozione del vino europeo e gli investimenti nelle cantine Ue attraverso una dura requisitoria con la quale il relatore della Corte dei conti Ue, Jan Kint, ha messo all’indice una fetta rilevante dei fondi Ue destinati alla promozione dei consumi di vino nei paesi extracomunitari, gli Ocm, di cui diverse cantine di Montalcino e d’Italia hanno, negli ultimi anni, usufruito per dare impulso ed incrementare il proprio mercato nei paesi esteri. Una misura, quella dell’Ocm, introdotta nel 2009 e che nel corso degli anni è arrivata a superare lo stanziamento per tutti i paesi Ue di 500 milioni di euro l’anno. Risorse che rappresentano cofinanziamenti che coprono massimo fino al 50% degli investimenti previsti e che quindi vengono raddoppiate dalle risorse stanziate da privati e dalle cantine stesse. Per l’Italia la misura della promozione partita nel 2009 ha consentito di spendere in promozione fino al 2013 circa 450 milioni, molti dei quali sono finiti a Montalcino. Attualmente la dotazione destinata da Bruxelles all’Italia per questo capitolo ammonta a 102 milioni l’anno (fino al 2018) di soli fondi Ue. Le critiche dei magistrati Ue riguardano innanzitutto la difficoltà di misurare l’impatto di questi investimenti. Ma le critiche Ue riguardano anche la misura degli investimenti in cantina (per la quale in Italia è stanziato un budget di 40 milioni di euro l’anno). In pratica, i magistrati contabili europei chiedono alla Commissione Ue di monitorare l’assorbimento dei fondi da parte degli Stati membri e ad assicurarsi un’applicazione efficiente delle misure.
Focus - Promozione & Brunello: ecco chi ha già attinto ai fondi Ocm Regione Toscana nel biennio 2013-2014 e nel triennio 2010-2013
Al primo posto, in pole position, c’è l’Ati “Tuscan wines: quality & tradition”, di cui fanno parte molte cantine, tra cui quella di Brunello di Montalcino di Donatella Cinelli Colombini che, con Ati (Associazione Temporanea di Impresa) Barbanera srl, insieme alle altre cantine, è stata ammessa a beneficiare di un contributo di 468.911 euro per il progetto presentato che ammonta a complessivi 937.823 euro. Ancora Brunello ai primi posti, al numero 3, con la Agricola San Felice Spa del gruppo Allianz Assicurazioni, che a Montalcino ha la Tenuta di Campogiovanni, che ha raggiunto il punteggio di 60 per aver presentato un progetto di sviluppo dell’importo di 907.025 euro, che sarà finanziato per il 50% (453.512 euro). Al sesto posto, un’altra realtà enoica molto importante l’Agricola Dievole Spa, del petroliere argentino Bulgheroni che, recentemente, ha impegnato le sue attenzioni su Montalcino con due recenti illustri acquisizione (Poggio Landi dalla Fattoria dei Barbi di Stefano Cinelli Colombini e Podere Brizio), che riceverà un contributo di 124.750 euro, a fronte di un progetto presentato di 249.500 euro. In settima posizione, un altro importante gruppo enoico, tutto “made in Montalcino”, Argiano Spa, costituito in Ati, con le cantine di Brunello Fattoria dei Barbi e Mastrojanni, che riceverà 74.252 euro di contributo, a fronte di un progetto di 148.505 euro.
Ancora un’Ati che parla un po’ Montalcino, in nona posizione, con “Taste Tuscany”, Le Corti Spa, che riceverà il contributo più alto della graduatoria, con 1.296.789 euro per un progetto pari a 2.593.578 euro: dell’Ati “Taste Tuscany” fanno parte le etichette di Brunello Canalicchio di Sopra di Ripaccioli M. & Fratelli, Tenuta Col d’Orcia, Poggio San Polo, Siro Pacenti di Giancarlo Pacenti, Castello Romitorio e Collemassari che, a Montalcino, produce Brunello con Poggio di Sotto.
La Tenimenti Angelini Spa, che a Montalcino guida la cantina di Brunello Val di Suga, è in decima posizione, con un progetto di 481.106 euro, che riceverà un contributo sempre pari al 50% del totale (240.553 euro). Alla posizione n. 12, una delle storiche famiglie della moda italiana Ferragamo che, con la Castiglion del Bosco, riceverà un contributo pari a 220.682 euro, a fronte di un progetto complessivo di 441.364 euro. Alla posizione n. 23, compare una società che imbottiglia anche Brunello di Montalcino, la Sensi Vigne e Vini, che è stata ammessa a beneficiare di un contributo di 79.800 euro (a fronte di un progetto di 159.600 euro).
Ma c’è ancora Montalcino, nell’ultima posizione, nella graduatoria regionale al numero 24, c’è la Cooperativa La Spiga ammessa a beneficiare di 280.874 euro (a fronte di un progetto presentato di 561.748 euro). E se queste sono le società che hanno presentato progetti per ricevere contributi, e in base ai punteggi raggiunti sono stati ammessi a godere di questi importi per l’anno in corso, l’allegato numero 9 al decreto di approvazione della graduatoria regionale assegna contributi aggiuntivi anche ai Consorzi ed a quello del Brunello di Montalcino saranno assegnati contributi integrativi della Regione Toscana di 121.584 euro per il progetto presentato e già finanziato (l’importo del progetto era di 1.244.000 euro).
Ecco chi aveva già attinto ai fondi Ocm della Regione Toscana nel triennio 2010-2013, attualmente in itinere o già conclusi. Da segnalare, poi, che tante aziende di Montalcino, da sole o in Ati - Associazione Temporanee di Imprese, hanno partecipato anche a progetti Ocm nei fondi nazionali (che non passano dalla Regioni, ma dal Ministero delle Politiche Agricole). Da sapere che degli oltre 100 milioni di euro che l’Unione Europea ha destinato, per la campagna 2013/2014, di questi fondi alla promozione, il 70% va su progetti dove le graduatorie sono decise dalle singole Regioni ed il 30% dal Ministero delle Politiche Agricole, e che il finanziamento pubblico sui progetti è, di norma, intorno al 50% (massimo) del totale (a volte, ma trattasi di casi rari, c’è anche un “integrativo” della Regione che si spinge fino al 75%).
Progetti in itinere
Casanova di Neri, San Filippo, Sassetti Livio, Siro Pacenti, Valdicava, Banfi, Barone Ricasoli Ati (cantine anche di Montalcino), Canalicchio di Sopra, Cantine Leonardo Da Vinci (anche a Montalcino), Castiglion del Bosco, tenuta Col d’Orcia, Collemassari (anche a Montalcino), La Fiorita, Franceschi Leopoldo e Livia (Il Poggione), La Gerla, Marchesato degli Aleramici, Palagetto (anche a Montalcino), Renieri (anche a Montalcino), Ruffino, Sensi Vigne e Vini (anche a Montalcino), Cooperativa La Spiga, Tenimenti Angelini, Tenuta Vitanza, Tenute Toscane di Bruna Baroncini (anche a Montalcino), Consorzio del Brunello di Montalcino.
Progetti triennio 2010-2013 già conclusi
Altesino, Siro Pacenti, Banfi, Borgo Scopeto e Caparzo, Canalicchio di Sopra, Bonacchi (anche a Montalcino), Tenuta Col d’Orcia, Collemassari (anche a Montalcino), Sensi Vigne e Vini (anche a Montalcino), Tenute Silvio Nardi, Consorzio del Brunello di Montalcino.