Un successo, quello in campo enoico, per Montalcino, che si perde nella notte dei tempi ed ha avuto una sua evoluzione costante e puntuale che ha portato il territorio a rappresentare l’eccellenza italiana del vino nel mondo. Evoluzione, questa, che parte, non solo dal genio di coloro che hanno saputo sfruttare il territorio in modo ottimale, ma anche attraverso gli strumenti e le attrezzature che, nei secoli, hanno accompagnato ed agevolato il lavoro dell’uomo. Le tecnologie avanzate ed i macchinari che oggi si trovano tra i filari e nelle cantine dove si produce Brunello, sono figli di quegli antichi arnesi che, molti, nelle campagne di Montalcino, gelosamente custodiscono ancora e rappresentano il filo conduttore, la realtà storico-sociale, che lega il passato al presente ed al futuro della viticoltura del territorio. Se il torchio, la pressa utilizzata per la spremitura delle vinacce, sembra essere lo strumento simbolo dell’intero processo dell’antica vinificazione, sono molti gli strumenti, dai piccoli oggetti ai grandi attrezzi, a volte rudimentali ma sempre molto ingegnosi e funzionali, a rappresentare la storia e la tradizione vinicola di Montalcino. Dagli attrezzi da innesto, agli ammostatoi, dalle sgrappolatrici alle imbottitoie, dai succhielli da saggio alle pompe da travaso, dagli ebulliometri fino ad arrivare alle imbottigliatrici e alle tappatrici.
dati a cura di 3BMeteo
20 settembre 2024