Sono 8 in tutta Italia le prestigiose cantine che, oggi a Vinitaly, per prime, si sono conquistate l’ambita etichetta di sostenibilità VIVA: Marchesi Antinori, che a Montalcino produce Brunello a Pian delle Vigne, Castello Montevibiano Vecchio, F.lli Gancia & Co, Masi Agricola, Michele Chiarlo, Planeta, Tasca d’Almerita e Venica&Venica.
VIVA (Valutazione dell’Impatto della Vitivinicoltura sull’Ambiente) è il progetto per la misurazione delle performance di sostenibilità nel settore vitivinicolo sviluppato dal Ministero dell’Ambiente, della Tutela del Territorio e del Mare in collaborazione con un pool di importanti enti di ricerca (Agroinnova dell’Università di Torino, il Centro Opera per l’agricoltura sostenibile dell’Università Cattolica di Milano e il Centro di ricerca sulle biomasse dell’Università di Perugia). Per ogni elemento rilevante allo svolgimento dell’attività vitivinicole - aria, acqua, vigneto e territorio - il progetto prevede un disciplinare tecnico che definisce metodologie di monitoraggio, sistemi di controllo e valori essenziali per operare in un’ottica di sostenibilità. Le aziende in linea con quanto previsto dal disciplinare ottengono - con una accurata verifica condotta da DNV GL - Business Assurance, uno dei principali enti di certificazione a livello mondiale - la possibilità di fregiarsi dell’etichetta VIVA che, posizionata direttamente sulla bottiglia, informa i consumatori che quello che si apprestano a stappare è un “vino sostenibile”.
dati a cura di 3BMeteo
29 novembre 2024 08:00