Un naufragio, scena liminare per eccellenza, in questo “in-bilico” tra morte e vita, tra mare e terra, si ritrovano su un isolotto al largo della Grecia un servo ed il suo padrone, una serva e la sua padrona. L’isola è in mano agli schiavi, che ne dettano le leggi. Ed ecco il grande Trivelin, gran ciambellano o “deus ex machina”, mago o dittatore generale dell’isola degli schiavi, che accoglie i naufraghi. Tutto si rovescia e, come sempre accade in Marivaux che ama far recitare i suoi personaggi in una commedia dentro la commedia, i padroni dovranno vestire i panni degli schiavi e vivere la loro vita e gli schiavi si trasformano in padroni e ne faranno un ritratto terribilmente somigliante.
Questa è la cura che si impone sull’isola ai potenti, per guarirli dalla loro arroganza e dalla durezza di cuore. Questa è la medicina che renderà i padroni, forse, più umani. Marivaux apre, con questa commedia, una finestra verso il futuro nel fondale del suo teatro e, nel 1725 mostra, come su una sfera di cristallo, la rivoluzione che verrà.
Tutto questo sarà possibile vedere a Montalcino, nel suggestivo palcoscenico della Chiesa del Corpus Domni domenica 16 marzo 2014 alle ore 18.
Una rappresentazione portata in scena dalla “Compagnia Corpus Rompu”, per la regia di Maria Claudia Massari con Lorenzo Batoli, Marianna Lewandowski, Maria Claudia Massari, Giovanni Rafanellie Francesca Tumini. Le scene ed i costumi sono di Marco Borgogni, le luci di Danilo Facco.
dati a cura di 3BMeteo
14 dicembre 2024 19:30