Paradossale ed esilarante come le celebri pagine firmate con lo pseudonimo di Jiga Melik, “La via del pavone” il nuovo romanzo di Alessandro Schwed, dopo la presentazione milanese sbarca anche a Roma. Un piccolo gioiello, che si colloca nel solco della migliore narrativa umoristica e insieme racconta turbamenti, precarietà, emozioni più che mai vicine a noi. Vicine come il luogo in cui Schwed vive, Montalcino, una città che ama e che conosce molto bene, tanto, che collabora con la Montalcinonews alla realizzazione di progetti sorprendenti e innovativi come un documentario sulla Montalcino degli anni ’60 . Il romanzo, pubblicato da Mondadori, racconta la vicenda umana di Giulio Campennì, un architetto piuttosto strano che non ama uscire di casa e osserva il mondo con un binocolo. La sua vita emotiva, d’altro canto, non è semplice nemmeno in casa, dove Giulio vive con Ionta, sua moglie: una giovane donna tanto incantevole quanto umorale, e - soprattutto - dotata di una madre insopportabile, che ha pensato bene di rimanere vedova per poter gravare ulteriormente sulla vita della figlia e del genero. Nonostante il lutto recente, la signora Nelly decide di non rinunciare alle vacanze con la figlia. E la mattina della partenza si presenta a casa Campennì con il suo amatissimo animale domestico: un pavone. Non ha dubbi che Giulio, che resterà a Roma a lavorare, le farà il piacere di prendersene cura, trattandolo come fosse un figlio, nutrendolo con il suo maleolente becchime e facendogli tanti complimenti in modo che non soffra e dispieghi la sua ruota. Come al solito, Giulio non ha la presenza di spirito per opporsi al dispotismo della suocera, discendente di una stirpe di matriarche ebree poco abituate a venire contraddette. Ma Ionta e la signora Nelly non fanno in tempo ad andarsene che - orrore! - il pavone in un balzo è già scappato sopra i tetti…
Un romanzo tutto da scoprire, pagina dopo pagina, peripezia dopo peripezia, a Roma lunedì 3 febbraio 2014 ore 17.30 quando, alla Biblioteca di archeologia e di storia dell’arte Via del Collegio Romano, 27 Sala della Crociera introdurrà la presentazione la dottoressa Ida Barberio, responsabile della Sala della Crociera mentre Simona Marchini leggerà dei brani del romanzo e, insieme all’autore interverranno Giulio Bena, libero pensatore, Angelo Pasquini, sceneggiatore e regista e Filippo La Porta, critico letterario.
Focus - Profilo artistico di Alessandro Schwed
Scene nate dalla penna di Alessandro Schwed, fiorentino, genovese da parte materna e ungherese da parte paterna, negli anni Settanta ha partecipato, con lo pseudonimo di Jiga Melik, all’esperienza della celebre rivista satirica “Il Male”; ha scritto testi teatrali per Donato Sannini, Carlo Monni, Carlo Croccolo, Andrea Kaemmerle. Ha pubblicato: Non mi parte il romanzo, saranno le candele (Ponte alle Grazie 1999), Lo zio Coso (Ponte alle Grazie 2005), La scomparsa di Israele (Mondadori 2008), Mio figlio mi ha aggiunto su Facebook (l’ancora del mediterraneo 2010). Ha scritto per i quotidiani locali del Gruppo Espresso e per “Il Secolo XIX” di Genova. Collabora con le pagine culturali del “Foglio”.
“La via del Pavone. Alla disperata ricerca di un pennuto a Roma” il romanzo di Alessandro Schwed sarà presentato dalla Arnoldo Mondatori Editore lunedì 3 febbraio 2014 ore 17.30 a Roma alla Biblioteca di archeologia e di storia dell’arte Via del Collegio Romano, 27 Sala della Crociera.
Introdurrà la dottoressa Ida Barberio, responsabile della Sala della Crociera mentre Simona Marchini leggerà dei brani del romanzo. Con l’autore interverranno Giulio Bena, libero pensatore, Angelo Pasquini, sceneggiatore e regista e Filippo La Porta, critico letterario.