Le pagine della storia di Montalcino, che affonda le sue radici già in epoca etrusca, racconta di come la comunità che ha costruito, edificato ed abitato questo territorio - quando ancora il Brunello, che possiamo dire essere scoperta moderna - nel corso dei secoli, sia stata sempre una società sì chiusa per la sua posizione geografica e di conformazione territoriale, ma estremamente operosa ed indipendente: un punto saldo e potente per il distretto senese. Alcuni documenti della prima metà dell’Ottocento (un esempio ne è la “Descrizione Geografica della Toscana” a cura dell’abate Perrini, edita a Firenze nel 1839) riportano, infatti, quanto la comunità di Montalcino, all’epoca, fosse popolosa: con il suoi 6.809 abitanti, era terza solo dopo Siena (19.606) e Castelnuovo Berardenga (7.151), località alle porte della città del Palio con cui poteva, in modo più semplice e rapido, dialogare e interagire. Una comunità operosa e indipendente, che all’inizi dell’Ottocento era in grado di produrre, in agricoltura come in manifatture, sia per il proprio sostentamento sia, con le sue concerie, le fornaci e le tintorie, di commerciare anche con le altre località della Toscana.
dati a cura di 3BMeteo
20 settembre 2024