È il geologo Marco Antoni della Copernico Srl che, basandosi su dieci anni di studio e di lavoro sulla geologia di Montalcino afferma che, nel sottosuolo del territorio comunale, risiede in molti punti una risorsa di grande valore: è l’“Acque termali”.
“L’evoluzione geologica dell’area - spiega Marco Antoni - ha creato le condizioni ottimali per il ritrovamento di queste acque che in alcuni punti, come Castelnuovo dell’Abate avevano già caratterizzato in passato i luoghi; basti pensare alle cave di onice da cui fu reperito parte del materiale per edificare l’Abbazia di S.Antimo”.
E la frazione di Castelnuovo può essere definito un vero e proprio distretto per le acque termali, sia per le testimonianze storiche, sia per il fatto che la risorsa sotterranea è rinvenibile in un’ampia area che si espande intorno al centro abitato, sia per le acque, intercettate alcuni anni fa in profondità con temperature da 50°C a circa 100°C, rinvenute in località della Velona. che caratterizzano il sito come uno dei giacimenti, se non il giacimento piu’caldo della Toscana. Questo a sottolineare ulteriormente il fatto che ci troviamo di fronte a una zona di enorme interesse.
“Ma non è solo la zona di Castelnuovo dell’Abate ad essere interessata dal fenomeno - spiega Antoni - anche il corso dell’Ombrone, risalendo fino a Salceta, si trovano acque ipotermali a poca profondità. Questo nostro ritrovamento portò la passata amministrazione a conferirci l’incarico di redigere un permesso di ricerca per lo sfruttamento della risorsa su cui avrebbero poi ricercato il coinvolgimento di investitori privati”.
A nord del territorio sono presenti, poi, le acque di Collalli note per le loro proprietà terapeutiche a oggi abbandonate e che vedono poco piu’ a nord, sebbene nel territorio del Comune di San Giovanni D’Asso, confermare la vocazione termale dell’area dalle Terme di Bagnacci portate a nuova vita da un progetto di sfruttamento che abbiamo predisposto recentemente.
“Le ricadute turistiche ed economiche sul nostro territorio sono ovvie e molteplici - conclude Marco Antoni - ma anche l’interesse pubblico di sviluppare l’indotto legato al circuito termale anche con luoghi di accesso pubblico è sicuramente un obiettivo a cui credo si possa dedicare un percorso di studio e di programmazione da parte della nostra Amministrazione. Del resto le evidenze ufficiali non finiscono qui e altri luoghi del nostro Comune sono caratterizzati da presenza di acque termominerali; una risorsa rara e di grande valore il cui sfruttamento se ben programmato e gestito potrebbe portare grandi vantaggi economici e di immagine a tutta la nostra comunità”.
dati a cura di 3BMeteo
20 settembre 2024