La coltivazione della vite, la vendemmia e la produzione di vino sono una questione che riguarda il territorio di Montalcino da sempre. E ciò è dovuto a diversi fattori, tra tutti quello ambientale e quello umano. Se le caratteristiche morfologiche, geologiche e climatiche risultano essere perfette per la coltivazione della vite, il lavoro dell’uomo, da sempre dedito all’agricoltura ha fatto in modo che crescesse dando buoni frutti. Ma la storia della vite, a Montalcino, non è sempre stata legata al Brunello. Anche se oggi è il prodotto principe del territorio, la coltivazione del Sangiovese, è abbastanza recente e affonda le sue radici, in casa Biondi Santi, solo alla fine dell’Ottocento. Fino ad allora Montalcino era conosciuta per le sue uve bianche e, più specificamente, per “quel graziosetto, quel sì divino Moscadelletto, che il Redi destinò alla delizia delle dame” (Emanuele Repetti, 1833). Ma questa produzione ha radici ben più lontane: “i Moscatelli prodotti da questo suolo, esigono acclamazione, e si pongono per delizioso liquore sopra le mense dè gran signori” così, a cavallo tra Sei e Settecento ne parla Giovanni Antonio Pecci nelle sue “Memorie storiche della città di Montalcino”.
dati a cura di 3BMeteo
20 settembre 2024