Il sogno a Montalcino: un “museo che non c’è”

Capita spesso di trovare località che, anche se non possono vantare la storia e la fama di Montalcino, la eguagliano o la superano, per numero di visitatori di musei, monumenti e chiese. Questo accade per diversi motivi ed il modo di gestire e comunicare il patrimonio artistico di un territorio esercitano un ruolo fondamentale. Partendo dal presupposto che il museo non è un’isola riservata a pochi eletti, risulta necessario renderlo “appetibile” e questo è possibile aprendo un dialogo con il mondo non direttamente collegato al settore culturale con l’intento di fornire servizi adeguati alla dimensione global della città. Ed è proprio questo che il turista trova arrivando a Montalcino: una forte discrasia tra la fama di cui la città gode in tutto il mondo e l’inadeguatezza di alcune strutture che non offrono ciò che ci si aspetta da un territorio come questo. Ciò che manca a città come Montalcino è proprio la capacità di fare sistema, di prendere coscienza delle proprie potenzialità e sfruttarle al meglio. Pubblico e privato devono necessariamente dialogare per generare economie, creare progetti comuni e qualificati di ricerca e valorizzazione del territorio e dei beni culturali che ne sono parte. Tutto ciò è possibile, per il museo di Montalcino. Alle istituzioni spetta la promozione di percorsi di formazione e la concessione di spazi pubblici inutilizzati, in cui avviare attività “collaterali” come bar, laboratori e botteghe con l’obiettivo di favorire lo sviluppo di un turismo che sia incentivato a visitare il museo. Per la sua notorietà, Montalcino - dove il museo occupa gli enormi spazi del complesso di Sant’Agostino, il luogo ideale per attivare un progetto di questo genere - può prendere esempio da strutture museali importanti in Italia e all’estero e amalgamare cultura e svago. Un punto di partenza potrebbe essere anche quello di permettere alle attività commerciali ed artigianali di gestire spazi dove organizzare eventi ad hoc, per turisti e non solo, al fine di rendere la visita al museo più piacevole e accattivante.