Imprese e politica a confronto: progetti per l’Italia

Mettere in comunicazione i territori di eccellenza del mondo del vino, come Montalcino, dell’impresa e del turismo tramite la cultura, il paesaggio e la storia di cui l’Italia è ricca: ecco una delle possibili direzioni che il Belpaese, tramite la politica, potrebbe percorrere, per rilanciare la sua immagine all’estero. L’obiettivo? Mettere insieme i “mattoncini” che costituiscono la qualità e la prosperità dell’Italia con un progetto di sinergia tra le varie “forze” di questo Paese, per vincere la scommessa di esportare l’eccellenza italiana nel mondo. A credere in questo progetto, personalità dell’impresa e della politica italiana che, nell’incontro a Vinitaly, nel “salotto di Oscar Farinetti”, il patron di Eataly, hanno affrontato l’argomento con proposte e voglia di fare. “Serve un progetto Paese - ha spiegato Renzi, primo cittadino di Firenze e in rampa di lancio per la guida del Paese - l’Italia ha la possibilità di credere nel domani e di avere un futuro meraviglioso a patto, però, di riformare alcuni aspetti irrinunciabili”. Problemi come quello della burocrazia, lamentato, durante l’incontro, da Angelo Gaja, imprenditore piemontese di quarta generazione (ma con tenimenti anche in Montalcino: Santa Restituta), che non riguarda solo gli agricoltori, ma tutto il Paese. Ruolo importante ha la politica in questo progetto di rilancio che deve “risolvere - spiega Renzi - i problemi della gente. Nel mondo c’è fame di made in Italy, ma l’Italia deve avere un progetto concreto e il vino può essere la metafora dell’Italia e di questa scommessa”. Duro l’intervento di Farinetti, che ricorda come “negli ultimi 20 anni siamo stati pessimi, Spagna e Francia hanno più turisti di noi ogni anno, nonostante il patrimonio artistico, culturale e gastronomico incomparabile del Belpaese”. Flavio Tosi, sindaco di Verona, elogia “un’imprenditoria enoica capace di far fronte ai limiti della politica”, come ha fatto, dice Gaja, “una generazione mitica che ha rivoluzionato il mondo del vino italiano: Ratti, Desana, Monti, Valentini e Veronelli”.