Nella città della caduta delle Libertà dove, nel 1559, con la resa della Repubblica di Siena, l’impero di Carlo V cancellò le libertà comunali, la “Signora del Brunello”, la vignaiola che con il suo impegno per la diffusione culturale ha reso il Brunello di Montalcino celebre nel mondo racconta, alla Montalcinonews, la sua filosofia “libera e al servizio del territorio”. “Montalcino si deve tenere strette le sue radici e ricordare sempre che è una personalità del vino e che, accanto alla bottiglia, c’è l’uomo” dice Francesca Colombini Cinelli che spiega quanto sia indispensabile “leggere, vendemmia dopo vendemmia, la storia del nostro vino facendone un unicum”.
dati a cura di 3BMeteo
20 settembre 2024