Sono giovani, hanno un alto livello di istruzione, parlano inglese e lavorano in agricoltura. È il profilo della forza lavoro a Montalcino elaborato dalla Montalcinonews attraverso un sondaggio che mette in evidenza come il “Brunello di Montalcino” sia un distretto in controtendenza sull’andamento occupazionale, a livello nazionale. Dal campione rappresentativo (70 cantine su 208 imbottigliatori) scelto da Montalcinonews, emerge che i giovani sotto i 30 anni scelgono di lavorare in agricoltura. Di questi la metà continua l’attività di famiglia mentre il 50% sceglie di dedicarsi professionalmente alla campagna come attività professionale per “passione personale” non avendo familiari già impegnati nel settore. Ma chi sono i giovani che lavorano nell’agricoltura ad alto valore aggiunto di Montalcino? Ben il 60% sono laureati, tutti (99%) parlano inglese e il 70% conosce, bene, anche una seconda lingua. Non solo, il 30% dei giovani, che lavorano nel distretto del Brunello, ha fatto esperienze di studio e lavoro all’estero per perfezionare e migliorare le proprie capacità e competenze professionali. Un impegno e una scelta che regala ai giovani che lavorano a Montalcino anche grandi opportunità di crescita professionale, ben il 30% degli under 40, infatti, è già alla guida di una cantina. “Questi risultati dimostrano che Montalcino e i suoi vini rappresentano - commenta Fabrizio Bindocci, presidente del Consorzio del Brunello di Montalcino - una opportunità di lavoro concreta per i giovani. Qui trovano spazio per crescere professionalmente e per confrontarsi con un mercato globale in cui, con competenza e capacità, riescono a trovare chance e remunerazione adeguate ai loro profili”. Nell’indagine qualitativa della Montalcinonews emerge anche che i giovani decidono di investire in agricoltura, sul Brunello di Montalcino, perché “questo settore permette di esprimere creatività e innovazione”. “Due aspetti molto importanti che, insieme, - aggiunge Donatella Cinelli Colombini, videpresidente del Consorzio del Brunello di Montalcino - non solo spiegano i motivi di questa scelta professionale ma garantiscono il futuro dell’agricoltura e delle produzioni ad alto valore aggiunto come il Brunello di Montalcino”.
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