Niente mafia né vendetta tra produttori. Il “killer del Brunello” Case Basse è un giovane
uomo, romano, residente a Torrenieri (Montalcino), un ex dipendente. Per due settimane gli occhi del mondo hanno guardato a Montalcino e, alcuni hanno “cavalcato” ogni ipotesi. Quali, secondo voi, le conseguenze di questo episodio sull’immagine del territorio nel mondo? Scrivete a info@montalcinonews.com
Un pensiero su “Era solo un uomo …”
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dati a cura di 3BMeteo
14 dicembre 2024 19:30
Rispondo alla vostra domanda dopo aver seguito gli sviluppi sui media internazionali negli ultimi giorni.
Indubbiamente sono venute fuori le negatività e gli stereotipi di solito applicati dall’estero all’Italia, dove molti hanno dato per scontato che la mafia fosse dietro ai fatti. Ci sono stati tuttavia anche alcuni interventi piu’ cauti, soprattutto da parte da chi conosce bene Montalcino. che hanno evidenziato l’immediata solidarietà dei produttori, del consorzio, di tutta Montalcino alla famiglia Soldera, come ad esempio evidenziato da mia moglie Kerin O’Keefe nei suoi 2 articoli che ha scritto per decanter.com
C’è tuttavia un’altra cosa che mi fa essere ottimista dovuta ad un fatto che ritengo significativo. Mentre sui media impazzavano le notizie perlopiu’ negative su Montalcino, i Trustees del André Simon Food and Drink book awards – il piu’ prestigioso premio per i libri sul vino e sul cibo in lingua inglese – decidevano di inserire tra i 5 finalisti il libro di Kerin. Se guardate l’allegato vedrete che la competizione sarà molto forte visto che ci sono “mostri sacri” come Jancis Robinson o il critico del New York Times Eric Asimov fanno parte della short-list con due libri generalisti, mentre gli altri due libri sono sullo Sherry e sul comune piu’ importante del Bordeaux, Pomerol. Ma non è tanto importante vincere, è importante che Montalcino e il suo Brunello sia rappresentata, con decisioni che sono state prese dopo il vandalismo a Soldera, grazie alla bravura di mia moglie ma sicuramente anche grazie all’unicità e all’attrattività che viene dal territorio di Montalcino e dei suoi vini, che puo’ ormai confrontarsi ad armi pari con gli altri grandi terroirs a livello mondiale nell’accaparrarsi l’attenzione dei migliori esperti. E questo è l’aspetto che mi rende ottimista sull’immagine del territorio.
Cordiali saluti e buon Natale,
Paolo
p.s. Se volete saperne di piu’ su André Simon, l’equivalente franco-inglese del nostro grande Luigi Veronelli: http://en.wikipedia.org/wiki/André_Simon_(wine)