C’è anche il Brunello di Montalcino Riserva 1955 Biondi Santi, con la sua settima posizione (600 euro con un incremento del 20% battuto da Pandolfini, Firenze il 13 marzo) - ottenuta grazie al certificato di ricolmatura da cui era accompagnato, che ne garantiva la perfetta conservazione - nella classifica delle 50 quotazioni più alte ottenute, dalle bottiglie italiane, nelle aste dedicate al vino del 2012. La prima sorpresa che emerge è il ritorno al vertice del mitico Sassicaia del 1985, seguito dal bottino più ricco, quello del Masseto, il Merlot della tenuta Ornellaia che nella graduatoria non ha conquistato soltanto secondo, terzo e quarto posto, ma ha piazzato addirittura 16 bottiglie tra le prime 50. Il primo Barolo - Monfortino, presente con otto millesimi - si piazza all’ottavo posto.
Ma il 1955 Riserva by Biondi Santi non è l’unico Brunello in classifica, c’è Soldera che si piazza al ventiquattresimo posto con la Riserva 1990 (404.39 sterline a bottiglia con un incremento del 17% battuto da Sotheby’s Londra il 12 settembre) e al ventinovesimo con il Brunello Intistieti 1995 (365.5 sterline con un incremento del 53% da Sotheby’s New York il 25 febbraio).
dati a cura di 3BMeteo
29 novembre 2024 08:00