È una mattina di una calda domenica d’estate, ma si capisce subito che non è un giorno come tutti gli altri. In lontananza il suono di tamburi e chiarine annunciano che è tempo di “Apertura delle Cacce”. Un piccolo Corteo con il Banditore a cavallo si snoda per le vie della città annunciando l’inizio della Festa. “… Arrivò d’estate la calura e l’agosto gli ardori della caccia stimolò. Il Signor di Fortezza ordine diede ai cacciator di corte, frecce, falchi e reti d’approntar perché delle ghermite prede omaggio a sua gentil Madonna si facesse. Prima d’iniziar la caccia, saggio dieder al Signor di Fortezza di loro abilità i validi arcieri di rione che in acceso torneo con l’arco si batterono per alto sventolar il loro vessillo al suon festoso delle tube. Furono aperte allor le cacce e nel morir dell’assetante sole s’allontanò nel bosco il suon del corno per riapparir crescendo nell’ottobre ad annunciar di prede il dovizioso carco, che di consumar in lieta festa, vicino e lontano, ognuno in cuor suo si rallegrò”. Così il Banditore, come succedeva in epoca medievale, con voce chiara e solenne, annuncia l’inizio delle cacce che si concluderanno in ottobre con la Sagra del Tordo.
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