Sarà la leggenda della musica jazz, Scott Hamilton, ad inaugurare, domani sera dalle ore 21:45, all’interno delle storiche mura di Castello Banfi, la quindicesima edizione di “Jazz&Wine in Montalcino”, manifestazione tra le più longeve nel panorama musicale italiano, frutto della collaborazione tra Castello Banfi, la nota azienda vinicola di Montalcino, l’associazione culturale Jazz&Image di Roma ed il Comune di Montalcino. A Castello Banfi, Scott Hamilton sarà accompagnato da grandissimi musicisti italiani: alla chitarra Emanuele Basentini, che aveva aperto l’edizione 2011 del festival, Massimo Farao’ al piano, Vincenzo Florio al contrabbasso e Andrea Nunzi alla batteria.
Una partenza “col botto”, dunque, per l’edizione 2012, che registra anche una grande novità: un progetto di gemellaggio che vede coinvolti alcuni tra i più longevi festival Jazz&Wine d’Italia, in un’occasione unica e di confronto con realtà territoriali e produttive diverse tra loro, ma accomunate dalla stessa passione per il grande Jazz. Oltre al Jazz&Wine in Montalcino aderiscono a questa interessante iniziativa anche Zola Jazz&Wine (25 maggio-26 giugno 2012) e Jazz&Wine of Peace (Cormòns, 25-28 ottobre 2012).
Focus - Scott Hamilton, storia e carriera
Considerato il principale sassofonista mainstream di oggi, Scott Hamilton è nato nel 1954, nel Rhode Island. La sua carriera da musicista inizia in anni musicalmente abbastanza selvaggi, ma il suo bellissimo sound e il suo impeccabile fraseggio, rari tra i giovani talenti, si fanno notare subito. Quando nel 1977 incide il primo album per la Concord Records, Scott Hamilton è oggetto di autentica sorpresa ed eccitazione all’interno dell’intero panorama musicale. Ma non si tratta che della prima di una memorabile serie di circa trenta albums. Scott si mette in evidenza suonando in una varietà di contesti, dal piccolo gruppo all’orchestra d’archi, in collaborazione con musicisti del calibro di Ruby Braff e Dave McKenna. La sua costante è l’immaginazione creativa e il bellissimo e dolcissimo suono del suo sax tenore. Pur entrando in contatto ed assimilando la lezione di John Coltrane, Scott continua a suonare la sua musica prediletta che per prima lo ha introdotto al jazz, le grandi ballads ed il blues, suonati con il cuore. Come un consumato interprete di standards, il caldo tenore di Scott Hamilton, unito al suo impeccabile senso dello swing, creano un’atmosfera unica in ogni brano interpretato.