In una riunione molto affollata, ieri pomeriggio nella biblioteca comunale di Montalcino, è stato affrontato l’argomento, caldissimo, che vede protagonista il Santuario di Maria Santissima del Soccorso. L’oggetto della diatriba risulta essere il provvedimento per cui la Curia senese trasferirebbe il Santuario, con gli immobili annessi ed il capitale liquido derivante dalle offerte e donazioni, alla Parrocchia di Montalcino. Di fatto la Chiesa, per la prima volta dal 1330, non sarebbe più gestita e amministrata da un consiglio totalmente laico.
“Probabilmente - ha detto Giampaolo Pierangioli, presidente del consiglio laico nominato nel 2000 dall’allora arcivescovo Bonicelli - il regolamento non completò mai l’iter burocratico per il suo legale riconoscimento ed oggi ci troviamo delegittimati da un provvedimento della Curia che mette in atto un decreto statale che abolisce le “Fabricerie” dei santuari. Noi siamo stati informati in un incontro con l’arcivescovo nello scorso maggio ma il provvedimento è addirittura dell’agosto 2011”.
Molti dei presenti alla riunione, hanno manifestato, in modo molto acceso, il proprio dissenso e il sindaco Franceschelli, nel suo intervento, ha mediato la discussione dicendo che è il momento di rimanere uniti per cercare una soluzione. “Puntiamo a chiedere il mantenimento dell’autonomia gestionale del Santuario - afferma Franceschelli - occorre presentare un regolamento che consenta di permettere una gestione separata dei beni della chiesa affinché, almeno nella pratica, i rappresentanti della comunità possano ancora far parte del consiglio che amministra il bene”. Anche don Pierino, il legale rappresentante della proprietà del Santuario, ha detto che “Parrocchia e Santuario, hanno già oggi due conti separati, si tratterà di avere un consiglio con il parroco presente alle riunioni e la mia volontà non è certo quella di andare contro alle decisioni prese per il bene della Chiesa”. Da quanto è emerso nell’incontro di ieri, sembra che sia necessario dover fare una scelta: accettare che la gestione del Santuario passi alla parrocchia, o che sia trasferita direttamente alla Curia di Siena. I cittadini, come prevedibile, sembrano essere orientati per la prima ipotesi, che viene percepita come il male minore. Intanto, nei prossimi giorni, ci sarà un incontro con Monsignor Acampa per cercare una soluzione alle criticità strutturali del patrimonio ecclesiale presente nel comune. Tutti sperano in una soluzione positiva visto che, e questo è il segno della storia, i cittadini di Montalcino considerano il Santuario di Maria Santissima del Soccorso la loro Chiesa.
dati a cura di 3BMeteo
29 novembre 2024 08:00