Riceviamo e pubblichiamo il commento dell’azienda agraria Perazzeta al nostro articolo di venerdì 6 luglio: “Brunellino, Brunellone…. Marketing o recupo vitigni?”.
“Chi meglio dell’azienda interessata può rispondere a questa domanda? Ed allora eccoci qua, a fugare ogni dubbio e far dormire sonni tranquilli ai nostri famosi vicini che si sentono minacciati. La storia è iniziata circa due anni fa quando il dottor Giuseppe Tochetti ci ha contattato chiedendoci di sostenerlo nel suo progetto di recupero di vecchi vitigni. All’inizio abbiamo declinato l’offerta, ma dopo varie appassionate spiegazioni, aver visto con quanta cura, dedizione ed anche fatica ha recuperato le piante in posti impervi, poco accessibili e le ha curate, abbiamo accettato ed iniziato i lavori di impianto. La vigna è stata piantata il 20 giugno 2012 il giorno dopo che siamo diventati nonni di una bellissima bambina di nome Emma, così è stato chiamato quel fazzoletto di terra , così si chiamerà il vino e questo è l’unico nome che ci interessa. Si parla di marketing senza considerare che sono circa duemila viti in mezzo ettaro di terra e la prima bottiglia uscirà fra minimo cinque anni. La cosa che ci dispiace è che si cerca di sporcare tutto quello che di buono viene fatto, la nostra è una piccola azienda con il suo nome che porta orgogliosamente anche se non famoso, con il suo mercato soddisfacente nonostante la crisi, che non ha mai pensato di usare questa operazione per sfruttare nomi blasonati. È evidente che se qualcuno chiede cosa è stato fatto gli viene illustrato, i vecchi vitigni avevano localmente quel nome non sempre è stato famoso, ma viene detto con l’orgoglio di aver contribuito a salvare parte della nostra storia non per chiamarci con un nome che non ci appartiene”. Azienda Agraria Perazzeta
dati a cura di 3BMeteo
14 dicembre 2024 19:30