Antichi mestieri, nuove opportunità, anche qui

Falegnami, carpentieri, ebanisti, orologiai e sarti, ma anche potatori di olivi e legatori di viti: ecco alcuni mestieri dell’artigianato e dell’agricoltura che rischiano di andare perduti per sempre, anche a Montalcino. Un tema di cui si parla da tempo, a fronte di una tendenza che vede da un lato la progressiva scomparsa delle vecchie generazioni, depositarie di preziosi saperi, dall’altro sempre più giovani che preferiscono lavori intellettuali, considerati più prestigiosi da un punto di vista economico e sociale. La Regione Toscana si sta muovendo nel tentativo di arginare questa irrimediabile perdita, con iniziative volte a insegnare mestieri particolari: in Maremma è stato appena attivato un corso per potatori di olivi, rivolto ai senegalesi. Certe occupazioni sono ormai appannaggio, infatti, quasi esclusivo degli extra-comunitari: secondo il Censis, tra il 2005 e il 2010 si è avuto un crollo dell’11,1% nel numero di italiani occupati in lavori manuali, ed un aumento dell’84,5% di lavoratori stranieri, con un vero e proprio “effetto sostituzione”. Ma il dato più rilevante è che, nonostante la crisi, questi mestieri non hanno avuto alcuna flessione. Eppure tanti giovani, sia per lo scarso appeal del lavoro manuale sia per l’inadeguata preparazione, non vogliono o non riescono a cogliere questa opportunità. Dovrebbero capire che oggi un bravo artigiano o un operaio specializzato può guadagnare molto più di un impiegato. Ma i giovani vanno supportati: le istituzioni dovrebbero promuovere da una parte percorsi di formazione professionale, dall’altra concedere spazi, magari fino a quel momento inutilizzati, in cui avviare attività artigianali, in particolare nella delicata fase di start up, in forma di botteghe, laboratori o show room. L’obiettivo principale è quello di favorire lo sviluppo di una mentalità imprenditoriale a Montalcino, in cui la diffusa presenza di aziende consolidate sembra scoraggiare la nascita di nuove realtà, di cui invece ci sarebbe un forte bisogno.