Da cinque giorni nel mondo del Brunello. Gianni Fabrizio, Eleonora Guerini, Paolo De Cristofaro, inviati a Montalcino dal “Gambero Rosso”, la guida più venduta d’Italia, i cui giudizi sono tra i più attesi nel mondo del vino, stanno effettuando una “full immersion”, nella sala degustazione del Consorzio del Vino Brunello di Montalcino, con degustazioni guidate delle vendemmie 2006 e 2007. I curatori della rinomata guida, Gianni Fabrizio e Eleonora Guerini, ci hanno incuriosito con i loro “ghiotti” anticipi. “C’è una bella differenza - afferma Gianni Fabrizio - fra i vini d’annata come il 2007, freschi, con una migliore definizione tannica e facilmente comprensibili, e le Riserve che, tranne per alcune rare eccezioni, presentano dei vini forse, a causa del troppo tempo passato in botti di legno, risultano, in bocca, già troppo “vecchi”. Seppur buone, credo che ne l’una né l’altra annata entreranno nella storia di Montalcino come le più rinomate”. “È molto difficile – chiosa Eleonora Guerini - ricondurre il territorio di Montalcino unicamente ad un’annata. Non va dimenticato che Montalcino è una regione immensa e la denominazione ricopre esposizioni e territori profondamente diversi gli uni dagli altri; il territorio e i suoi vini di conseguenza, si prestano a diverse letture, diverse interpretazioni e diverse espressioni nonché caratteristiche distinte e particolari. Il 2007, è un’annata più equilibrata, compiuta e con un maggiore equilibrio tra le varie componenti e regala nel bicchiere vini più armonici e leggibili rispetto ai territori di provenienza”.
D’accordo con entrambe le affermazioni, così si esprime Paolo De Cristofaro: “I 2007 hanno maggiore compiutezza, leggibilità e anche, forse, una migliore armonia, soprattutto per quello che riguarda i tannini mentre le Riserve propongono vini dalla grana tanninica un po’ troppo asciutta”.