Dall’economia sostenibile, alle imprese “verdi”, passando per l’innovazione: questi i temi dell’incontro “Montalcino - Toscana - mondo. Lo sviluppo che nasce dalla Green economy”, che si terrà a Montalcino giovedì 12 aprile al Teatro degli Astrusi (ore 17). Sarà Ermete Realacci, responsabile Green economydel Partito Democratico e presidente Symbola, la Fondazione per le qualità italiane e per le eccellenze del Made in Italy, che affronterà con Silvio Franceschelli, alla guida della coalizione “Centrosinistra per Montalcino” e Gabriele Berni, assessore all’ambiente della Provincia di Siena, i temi dello sviluppo “verde” di Montalcino come la valorizzazione dei piccoli comuni, simboli del Made in Italy nel mondo, la difesa del territorio, inteso come polo d’eccellenza nel senese, in Toscana e anche nel mondo e la creazione di imprese “green”.
“Le aziende della green economy - spiega Silvio Franceschelli - competono sui mercati internazionali, creano occupazione nel rispetto dell’ambiente e sono un modello di sviluppo ideale per una città come Montalcino. Economia verde, etica, tradizione, sviluppo sostenibile e innovazione sono i temi su cui, secondo me, Montalcino può e deve investire. È necessario valorizzare e investire nelle produzioni di qualità, in tradizione e territorialità, tenendo sempre presente che non ci può essere sviluppo senza innovazione e sperimentazione, aspetti fondamentali del progresso e indispensabili per creare posti di lavoro”.
È con questa convinzione che Franceschelli, per la sua campagna elettorale ha invitato Ermete Realacci, l’autore che, anche con l’ultimo libro “Green Italy - Perché ce la possiamo fare” spiega che l’Italia della green economy già esiste e produce. Secondo uno studio realizzato da Fondazione Symbola e Unioncamere, infatti, solo in Toscana, la “rivoluzione verde” conta già 26.140 imprese green, il 22,4% della regione, come dire che quasi un quarto delle aziende toscane investono in tecnologie e prodotti verdi. Un settore quindi, non legato esclusivamente ai comparti tradizionalmente ambientali, come per esempio il risparmio energetico, le fonti rinnovabili o il riciclo dei rifiuti, ma un vero e proprio “filo verde”, che attraversa e innova anche i settori più maturi dell’economia locale, “perché - come spiega Realacci - la peculiarità della green economy italiana sta proprio nella riconversione in chiave ecosostenibile dei comparti tradizionali dell’industria italiana di punta”.
E in un territorio come Montalcino che grazie al Brunello, è alfiere del Made in Italy di qualità nel mondo, la produzione può incontrare la difesa dell’ambiente, la natura, la cultura, la coesione sociale e il turismo di qualità. I temi e gli interventi saranno moderati dal giornalista Tommaso Strambi, responsabile della redazione de “La Nazione - Siena”.
dati a cura di 3BMeteo
14 dicembre 2024 19:30