Contatti commerciali con buyer da tutto il mondo, visibilità mediatica, possibilità di farsi conoscere direttamente da eno-appassionati e consumatori finali: nella sua edizione 2012 Vinitaly, con 80.000 visitatori nei primi due giorni, si conferma l’evento più importante per i produttori di vino italiani, ed un palcoscenico imprescindibile per un grande marchio come il Brunello. Ma qual è il bilancio di quest’anno? A tracciare un primo resoconto è Ezio Rivella, presidente del Consorzio: “abbiamo avuto una forte presenza di operatori italiani ieri e stranieri oggi, in particolare americani ed europei. Ma non sono mancati i mercati asiatici, a cui il Brunello guarda con molto interesse. È soprattutto la Cina, il mercato che più guardiamo con attenzione, nell’ottica di mettere in campo azioni strutturate di marketing per conquistare i gusti e le attenzioni di questi nuovi consumatori”. E se il bilancio si potrà fare solo domani, “l’impressione delle prime due giornate - secondo Stefano Campatelli, direttore del Consorzio - è molto buona. Non sappiamo ancora se è il miglior Vinitaly degli ultimi anni, ma le premesse ci sono tutte. Questi due giorni sono stati molto intensi e ricchi di presenze, non solo per il notevole afflusso di visitatori ma anche per la loro qualità. Operatori italiani e stranieri ma anche enoappassionati molto qualificati, sono venuti al Consorzio del Brunello per fare assaggi ma anche, e soprattutto, per conoscere i prodotti e fare contrattazioni”. Tra molte note positive una è proprio stonata, quella che, forse a causa di un sovraccarico di rete, ha colpito la telefonia mobile, rendendo impossibile per i frequentatori di Vinitaly fare e ricevere telefonate e collegarsi alla rete. Nonostante questo il flusso dei visitatori del Brunello di Montalcino è stato intenso, confermando questo vino una delle denominazione italiane più amate e desiderate dai wine lovers.
dati a cura di 3BMeteo
20 settembre 2024